Il Libro bianco dell'Osservatorio nazionale sull'antimicrobico resistenza (Onsar) rivela che nel 2020 sono state registrate 70mila morti per sepsi in Italia, pari a 200 decessi al giorno. Si sottolinea la necessità di un'azione coordinata e multidisciplinare per prevenire queste morti evitabili.
Sono state 70mila nel 2020 in Italia le morti per sepsi, pari a 200 decessi al giorno. È il dato-bandiera che emerge dal Libro bianco realizzato dall’Osservatorio nazionale sull’ antimicrobico resistenza ( Onsar ), che fa capo all’ex presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss) e professore di Igiene alla Cattolica Walter Ricciardi.
Secondo cui quella dell’Amr è «una situazione insopportabile soprattutto perché tutte queste morti possono essere prevenute con un’azione coordinata, strutturata, multidisciplinare, multi-istituzionale». Ma – aggiunge – «dobbiamo avere la volontà di agire». Anche perché nel mondo più del 75% dei decessi sono causati da soltanto sei geni – escherichia coli in testa - su cui «dovrebbe concentrarsi un’azione importante e prioritaria. E invece, in particolare da noi, è sempre in crescita la casistica di antibiogrammi che non mostrano possibilità di cura e il paziente muore
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