In occasione di Lione-Juventus, l’attaccante norvegese si racconta: dalla prima maglietta della Roma ai poster di Cristiano Ronaldo, dai gol quando giocava nelle squadre miste agli episodi di sessismo, passando per gli allenamenti con il marito e una va...
La sensazione era giusta, visto che ne ha siglati una valanga. Se le chiedessi di sceglierne uno?
A proposito di Nazionale, nel 2017 l'ha mollata per le «disparità donne-uomini». Oggi è tornata: cosa le ha fatto fare dietrofront? «Sì, la sento. E non ho mai avuto paura di parlare. Quindi se la mia voce può aiutare ad innescare un cambiamento, la uso volentieri. E mi piacerebbe avesse un impatto positivo anche sulle le ragazze giovani, spingendole ad avere più fiducia in sé stesse».«Capisco possa sembrare un cliché, ma per me questo è la base di tutto: credi in te stesso, perché nessuno lo farà al tuo posto.
«Innanzitutto è cambiata drasticamente la copertura: si possono guardare partite in tutta Europa e i media stanno iniziando a parlarne . Poi va detto che sono entrati i grandi club, che adesso anno anche una squadra femminile».