Passata l’emergenza l’Asl Vercelli sta riattivando diversi servizi, ma la situazione dei prelievi del sangue, una delle prestazioni più richieste al Sant’Andrea, rimarrà in parte ancora bloccata: fino al 31 luglio, termine dell’emergenza nazionale legata al covid, l’Asl effettuerà prelievi solo per casi «urgenti e non procrastinabili», quindi di classe U e B, che continueranno ad essere effettuate con accesso diretto. Questo per «garantire il distanziamento sociale - precisano dall’Asl - e quindi la sicurezza del personale e dei cittadini». Inoltre dal 22 giugno i prelievi dovranno essere prenotati al numero 800-000-500 a cui risponderà il nuovo Cup unico regionale. Oltre a diversi cittadini, a sollevare il caso degli esami «urgenti e non procrastinabili» è stato il presidente dell’Ordine dei medici, Pier Giorgio Fossale, cui è arrivata una mail dal Distretto in cui l’Asl informava che sarebbero stati effettuati solo esami in classe U e B: «Peccato che hanno informato solo noi medici e non i cittadini», dichiara Fossale, il quale rimarca il fatto che sarebbe toccato a loro il compito di comunicare ai pazienti le restrizioni sugli esami ematologici. «Siamo vittime di questa decisione come lo sono i cittadini - aggiunge il presidente -. Cercheremo come al solito di prenderci cura della salute pubblica con i pochi strumenti a disposizione». L’informazione ai cittadini da parte dell’Asl è arrivata ieri, il giorno successivo alla denuncia di Fossale. Sulla questione sono intervenuti il consigliere regionale Alessandro Stecco e l’assessora comunale Ombretta Olivetti, che a sua volta aveva raccolto segnalazioni dai cittadini. Dice Stecco: «Il problema relativo ai prelievi ematici all’ospedale di Vercelli va verso una risoluzione. I liberi professionisti potranno portare i prelievi giornalieri dei pazienti in Asl, previo contatto con la Piastra. Si ricomincia così a garantire i servizi ai cittadini». Tra i blocchi dovuti al covid rientravano anche tutte le attività di preli
Passata l’emergenza l’Asl Vercelli sta riattivando diversi servizi, ma la situazione dei prelievi del sangue, una delle prestazioni più richieste al Sant’Andrea, rimarrà in parte ancora bloccata: fino al 31 luglio, termine dell’emergenza nazionale legata al covid, l’Asl effettuerà prelievi solo per casi «urgenti e non procrastinabili», quindi di classe U e B, che continueranno ad essere effettuate con accesso diretto.
Oltre a diversi cittadini, a sollevare il caso degli esami «urgenti e non procrastinabili» è stato il presidente dell’Ordine dei medici, Pier Giorgio Fossale, cui è arrivata una mail dal Distretto in cui l’Asl informava che sarebbero stati effettuati solo esami in classe U e B: «Peccato che hanno informato solo noi medici e non i cittadini», dichiara Fossale, il quale rimarca il fatto che sarebbe toccato a loro il compito di comunicare ai pazienti le restrizioni...
Sulla questione sono intervenuti il consigliere regionale Alessandro Stecco e l’assessora comunale Ombretta Olivetti, che a sua volta aveva raccolto segnalazioni dai cittadini. Dice Stecco: «Il problema relativo ai prelievi ematici all’ospedale di Vercelli va verso una risoluzione. I liberi professionisti potranno portare i prelievi giornalieri dei pazienti in Asl, previo contatto con la Piastra. Si ricomincia così a garantire i servizi ai cittadini».
Olivetti annuncia invece che «verranno sbloccati anche gli esami ematologici con priorità differenti dalla U e B: questi ultimi potranno essere effettuati tramite prenotazione, con modalità - dice l’assessora - fornite dall’Asl». Tuttavia, al momento, l’Asl ha precisato che fino al 31 luglio verranno fornite solo prestazioni in classe U e B. Conclude Stecco: «Occorre migliorare il livello di attenzione dell’Asl sui servizi ai cittadini.
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