Glioma e glioblastoma sono al centro di vari studi presentati al Congresso della Società americana di oncologia clinica (Asco)
Sono tra i più temuti e difficili da trattare ma, grazie alla ricerca, nuove armi stanno arrivando per combatterli. I tumori del cervello, come glioma e glioblastoma, sono al centro di vari studi presentati al Congresso della Società americana di oncologia clinica , e proprio dagli Usa giunge un segnale di speranza per questi pazienti. Si tratta infatti di neoplasie relativamente rare e che, per questo, hanno ad oggi un armamentario terapeutico ancora ridotto.
Al congresso Asco, i riflettori si sono accesi su queste neoplasie con due studi di grande rilevanza. Il primo, lo studio Indigo di fase 3, ha dimostrato l'efficacia di una nuova molecola , in grado di ritardare la progressione della malattia o la morte nei pazienti con glioma di grado 2 con la mutazione genica Idh, che interessa circa l'80% di questi malati.
Questi risultati "rappresentano un significativo passo avanti nel trattamento ed hanno il potenziale per rivoluzionare la cura di questa malattia. Il nostro studio - spiega il primo autore Ingo Mellinghoff, del Memorial Sloan Kettering Cancer Center - mostra infatti che andando a colpire la mutazioni Idh con vorasidenib si ritarda significativamente la crescita del tumore e la necessità di terapie più tossiche.
Altro risultato presentato all'Asco riguarda la terapia basata sull'utilizzo di campi elettrici che inibiscono la divisione delle cellule tumorali e che vengono inviati nella regione colpita dal cancro attraverso un dispositivo medico portatile, la cosiddetta terapia Ttfields.
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