Il procuratore generale Melillo è intervenuto in commissione Antimafia dopo essere stato lui stesso a chiedere di essere ascoltato, affinché vengano colti i fatti e i problemi e per allontanare il pericolo di speculazione e di letture strumentali di vicende che riguardano delicate funzioni statuali.
Il procuratore generale Melillo è intervenuto in commissione Antimafia dopo essere stato lui stesso a chiedere di essere ascoltato, affinché vengano colti i fatti e i problemi e per allontanare il pericolo di speculazione e di letture strumentali di vicende che riguardano delicate funzioni statuali. Bisogna sottolineare la complessità estrema della corretta e rigorosa gestione delle banche dati dove confluiscono quelle e altre non meno delicate informazioni al fine della repressione dei reati.
Nel corso dell'audizione il procuratore generale ha raccontato – per quanto è concesso – come si sta sviluppando l'indagine sull'ufficio Sos (Segnalazioni di operazioni sospette) della Direzione nazionale antimafia che, nel corso di due anni, ha effettuato circa 800 accessi illeciti alle banche dati su politici, vip, personaggi pubblici e della finanza. Presente in commissione anche, oggi parlamentare del Movimento 5 Stelle e fino a due anni fa numero uno proprio della Pna
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