Balotelli si presenta all’allenamento, ma il Brescia lo caccia serieA
L'attaccante è arrivato puntuale al centro di Torbole Casaglia, ma un addetto lo ha cacciato via."Adesso dite che non voglio allenarmi..." ha detto poi Balo ai cronistiMario Balotelli questa mattina si è presentato venti minuti prima delle 9 al centro sportivo di Torbole Casaglia e
. Il Brescia, dunque, non consente all’attaccante di riprendere ad allenarsi. Mario, lasciando il centro sportivo, si sarebbe lasciato andare anche a una frase ironica con i giornalisti presenti:"Adesso dite che non voglio allenarmi...".
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Va in carcere a Caserta per celebrare messa, ma il prete ha nove cellulari in tascaSi era recato nel carcere di Carinola (Caserta) per celebrare la messa domenicale, ma nelle buste di sigarette e tabacco che voleva portare ai detenuti la polizia penitenziaria ha trovato nove cellulari, completi di caricabatteria e cavetti usb. Il sacerdote, un assistente del cappellano titolare, ha risposto per ore alle domande del pm di turno, mentre le forze dell'ordine cercano di capire a quali reclusi fossero diretti i telefonini e chi abbia consegnato al prete il carico nascosto nel tabacco. La posizione dell'assistente cappellano è al vaglio della procura di S. Maria Capua Vetere, anche se in Italia l'introduzione di cellulari in carcere – a differenza di quanto avviene in altri Paesi – non è reato, questione su cui da tempo i sindacati di polizia penitenziaria chiedono interventi. Il sacerdote, P.M., è ben noto nel carcere di Carinola - istituto di `media sicurezza´ con circa 500 detenuti - anche perché segue i reclusi con permessi di lavoro al di fuori della struttura. Quello di oggi è solo l'ultimo di una lunga serie di episodi moltiplicatisi da quando le norme anticovid hanno sospeso i contatti dei reclusi con i familiari. Da metà marzo in poi le cronache hanno raccontato del drone con sei telefonini atterrato nel cortile del carcere di Secondigliano, alla periferia di Napoli, o dell'infedele agente della penitenziaria di Aversa finito ai domiciliari perché portava ai detenuti cellulari e droga; fino all'avvocata di Bologna sorpresa mentre passava al suo cliente un involucro contenente due smartphone. E ancora: due settimane fa sono comparsi in rete video girati con smartphone nelle celle, e le indagini hanno permesso di identificarne la provenienza - il carcere di Avellino - sequestrando gli apparecchi; nella casa circondariale di Ariano Irpino, invece, i cellulari erano stati lanciati, ben protetti, dall'esterno e sono stati rintracciati oltre il muro di cinta. «L'episodio di Carinola evidenzia ancora una volta la necessità di dotare la Penitenziaria d
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