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Bergamo, soccorritore del 118 morto per il coronavirus. Aveva 47 anni

BERGAMO. Diego aveva 47 anni, una figlia e un lavoro: era un soccorritore del 118 di Bergamo, una delle province più colpite dell’emergenza Coronavirus, con quasi 900 contagiati. Diego è morto questa mattina dopo aver contratto il Covid19. I suoi colleghi dicono che «è morto nell’arco di un giorno e mezzo, pur essendo sano», perché «se lavori come soccorritore ha una buona salute e sei costantemente controllat».

La notizia della sua morte - Diego è al momento la vittima più giovane del Covid 19 - è stata data questa mattina dal sindacato Adl Cobas Lombardia della Sanità. Il portavoce Riccardo Germani ha scritto un post su Facebook: «Diego era un lavoratore preparato, un soccorritore che ha sempre utilizzato i dispositivi di protezione individuali, non era anziano e non aveva altre malattie».

Coronavirus, come reagisce il nostro corpo fino a portare alla morte in certi casi: le risposte del virologo Pregliasco Come hanno spiegato Germani e un altro collega di Diego, Davide «la cosa che ci preoccupa di più è la leggerezza con cui si abbandonano le lavoratrici ed i lavoratori al loro destino mettendo davanti gli interessi di confindustria. Siamo preoccupati come operatori del settore dell’intesa tra Governo, Sindacati confederali e confindustria, siglata proprio oggi, un’intesa sbilanciata troppo sul profitto e che mette al secondo posto la salute dei lavoratori e delle lavoratrici».

E hanno chiarito che benché «non saranno certo mascherine e guanti a salvare dal contagio i lavoratori e le lavoratrici, bisogna chiudere adesso e istituire subito un reddito di quarantena, fermare tutte le produzioni, non è necessario in questo momento a combattere la lotta al covid 19. I padroni insieme alla complicità dei sindacati confederali possono rimandare il loro profitto a quando avremo sconfitto il corona virus.

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