Videomessaggio del Cav: 'Siamo noi a testimoniare la tradizione liberale, garantista, cristiana ed europeista'
Tendenza centripeta. Il ritorno di una politica fortemente ancorata al centro è una tendenza che è facile leggere nei comportamenti elettorali e nella politica al tempo del governo Draghi. Lì che si concentra un consenso elettorale ancora in cerca di destinatario ed è lì che in tanti sperano di giocare la propria partita alle prossime elezioni.
Silvio Berlusconi, però, non ci sta e con un videomessaggio torna a ricordare che quello spazio non ha bisogno di inquilini, perché c'è chi dal 1994 vi dimora senza aver mai messo in discussione le proprie radici e la propria identità profonda. «Ho letto questa mattina sui giornali che domattina si riunisce a Roma un cantiere per costruire il Centro del Paese, ma vorrei ricordare a questi signori e a tutti i cittadini che il Centro siamo noi.
«Il centro è Forza Italia - ricorda Berlusconi - che in Italia è un partito indispensabile, perché costituisce la testimonianza e la continuazione della tradizione liberale, cristiana, garantista, europeista, dei principi e dei valori della società occidentale». L'idea di fondo del presidente di Forza Italia è il mantenimento di uno schema bipolare in cui il partito azzurro sia saldamente al centro del centrodestra.
In questa realtà in movimento sullo sfondo c'è chi come Gianfranco Rotondi pensa a costruire qualcosa che possa affiancarsi a Forza Italia, senza per questo entrare in competizione o in conflitto. «Berlusconi ha perfettamente ragione: non c'è spazio per un Centro autonomo, e le ragioni del popolarismo europeo oggi sono ben rappresentate da Forza Italia. Serve però un progetto nuovo come fu il Popolo delle Libertà e prima ancora la Fi del 1994.