La ricerca scientifica è il fulcro della crescita. Ma l'Italia non lo sa | Post di Antonino Iero, già responsabile del Centro Studi e Ricerche Economiche di UnipolSai | via econopoly24 econ24 10settembre --- segui Econopoly - Il Sole 24 Ore
, oggi in pensione, già responsabile del Centro Studi e Ricerche Economiche e Finanziarie di UnipolSai–
Per ragionare su questa voce occorre essere consapevoli che gli effetti della spesa in ricerca e sviluppo si manifestano nel tempo, perciò è necessario valutarla su orizzonti temporali ampi. Per tale motivo ho ritenuto opportuno considerare una media quinquennale della spesa in R&D. In particolare, mi sono concentrato sugli ultimi anni per cui sono disponibili i dati Eurostat, ossia il periodo 2015 – 2019 4).
Eurostat rileva la spesa per ricerca e sviluppo effettuata da quattro soggetti: il sistema delle imprese, il settore pubblico, il settore dell’alta formazione e il settore privato non profit. Passiamo brevemente in rassegna questa articolazione della spesa in R&D, limitando il confronto alle solite quattro principali economie dell’area dell’euro. Il risultato è esposto sotto .
Questo settore ha visto un incremento della spesa per abitante piuttosto generalizzato. Tuttavia, anche qui spicca la sensazionale ascesa delle spese tedesche, mentre si rileva una sostanziale stagnazione degli andamenti di Italia e Spagna a partire dallo scoppio della crisi dei debiti sovrani in Europa.
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