Una grande idea: un programma governativo per insegnare a chi lavora nei saloni di bellezza come cogliere i segni di abuso
In Brasile, la maggior parte delle donne, indipendentemente dalla condizione economica, frequenta i saloni di bellezza. E, fra una manicure e una depilazione, entra in confidenza con le estetiste, racconta la propria vita, sfoga le frustrazioni. Una professionista attenta può avere tutti gli strumenti per riuscire a capire se, fra le sue clienti, ce ne sia qualcuna che sta subendo abusi e violenza domestica.al mondo nei confronti delle donne.
al lavoro nei saloni di bellezza come individuare i segni di abuso domestico e incoraggiare le clienti a denunciare i loro aggressori. Il piano fa parte delè uno dei 14 programmi istituiti nel 2017 dal giudice Jacqueline Machado e dalla sua squadra in risposta agli spaventosi dati sulla violenza contro le donne nel Mato Grosso do Sul.
Ivone Vera, 35 anni, una delle prime estetiste che hanno partecipato al programma di formazione, lavora in un salone di bellezza a Campo Grande: è un piccolo spazio con un lettino, un tavolo nell’angolo, pareti nude e nessuna finestra. Nell’intimità di queste mura, negli ultimi tre anni ha sentito raccontare innumerevoli storie di abusi subiti delle donne da parte dei loro partner.
Il programma di formazione pomeridiana per estetiste include una spiegazione sulle norme relative agli abusi domestici, dall’abuso finanziario ed emotivo alla violenza fisica. Durante le lezioni, le professioniste imparano a capire perché molte donne intrattengono relazioni abusive e viene loro spiegatoper aiutare le vittime. Guardano un filmato, fanno esercizi di improvvisazione e di conversazione sull’argomento.
Ad oggi, 272 estetiste sono state formate in 10 sessioni a Campo Grande e 50 saloni stanno partecipando ai corsi. In questo modo, vengono raggiunte oltre 22.000 clienti al mese. A sei mesi dal primo corso di formazione,. Sebbene non vi siano dati su quante di queste donne abbiano cercato un ulteriore aiuto, oppure lasciato o denunciato il loro molestatore, il progetto è già stato replicato in sette città di sei diversi stati del Brasile.
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