C’è un caso intorno a un “ballo delle debuttanti” a Prato
Le decisioni del Convitto “Cicognini”, l’istituto scolastico statale più antico di Prato, riguardo all’inclusione delle coppie gay al tradizionale “ballo delle debuttanti” di fine anno ha provocato una polemica che è arrivata fino alle cronache nazionali.
Il Cicognini comprende una scuola elementare, una scuola media, un liceo classico e un liceo scientifico. Il ballo delle debuttanti è un evento mondano che si tiene tradizionalmente in vari contesti – principalmente nobiliari – in Europa, e storicamente serviva a sancire “l’ingresso in società” delle ragazze a cavallo della maggiore età, con un ballo a cui si partecipa in abiti da cerimonia, solitamente scuri per i maschi e bianchi per le femmine.
Le attenzioni dei giornali locali sul ballo delle debuttanti di Prato erano cominciate la scorsa settimana, quando l’Arcigay Prato-Pistoia aveva raccontato che almeno due coppie di studentesse e studenti gay erano state escluse. Sembra che una coppia avesse chiesto già lo scorso novembre di partecipare, ma l’assemblea d’istituto aveva rifiutato.
Poi, alla fine della scorsa settimana, le cose sono cambiate piuttosto in fretta. Sabato il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha telefonato all’istituto. Domenica si èanche la ministra per le Pari opportunità, Elena Bonetti, definendo molto grave la discriminazione avvenuta al Cicognini e invitando a superare «il simbolismo che viene associato all’idea del ballo delle debuttanti».
Adesso la decisione presa dalla dirigenza scolastica potrebbe essere rimessa in discussione. La preside Nunziata,, ha detto di aver convocato di nuovo gli organi collegiali della scuola, ma ha precisato che «non è una retromarcia, la maggioranza dei ragazzi si è espressa e bisogna tenerne conto. Non passi il concetto che sono omofobi perché non accettano le coppie liberamente formate: in questi giorni i miei studenti sono stati esposti a una gogna mediatica.