È il campionato che più di tutti sta perdendo credibilità per i continui rinvii e per un calendario già intasato dopo un solo mese
Situazione paradossale: non può essere definito in altro modo il caos della serie D, il campionato che più di tutti sta perdendo credibilità per i continui rinvii e per un calendario già intasato dopo un solo mese.
Ne basta uno per poter chiedere il rinvio alla Lega, questo ha portato agli inevitabili e ripetuti stop di Casale, Legnano, Varese e altre squadre del girone A. Tutto corretto? Forse no. In primis perché è abbastanza sottile il filo che separa la D dalla C, visto che decine di club sono a tutti gli effetti «semipro» e che per gran parte dei tesserati di questa categoria il calcio è l’attività primaria, se non l’unica.
Ma c’è un secondo aspetto che rende discutibile l’intero meccanismo: se la salvaguardia della salute degli atleti è giustamente prioritaria e se le risorse limitate delle società di Interregionale rendono impossibile l’applicazione del protocollo approvato per A, B e Lega Pro, perché la D si ferma e un’orda di giocatori continua invece a disputare incontri in Prima, Seconda e Terza categoria, senza il benché minimo controllo? I veri dilettanti sono una potenziale...
Se questi test a campione non ci fossero stati, il terzino e la mezzala asintomatici avrebbero continuato ad allenarsi con la squadra del paesello il martedì o il giovedì sera e ad essere inseriti in distinta la domenica.
che cerco di capire il mondo attraverso opinioni autorevoli e informazioni complete e il più possibile obiettive. La carta stampata è un patrimonio democratico che va difeso e preservato.Ho comprato per tutta la vita ogni giorno il giornale. Da due anni sono passato al digitale. Abito in un paesino nell'entroterra ligure: cosa di meglio, al mattino presto, di.... un caffè e La Stampa? La Stampa tutta, non solo i titoli....
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