In aula il padre di Miriam: per averla investita è accusato di tentato omicidio.
ia figlia camminava per strada con il telefono e le cuffiette. Si dev’essere presa paura ed è finita sul cofano». È uno dei passaggi di quanto ha detto ieri in aula davanti al collegio Elmostafa Hayan, il marocchino accusato di maltrattamenti e tentato omicidio, dopo che lo scorso 15 marzo a bordo della sua auto ha fatto finire sull’asfalto sua figlia Miriam, nata in Marocco ma che voleva vivere all’occidentale.
L’uomo è accusato anche di maltrattamenti nei confronti di Miriam. «Non l’ho mai insultata e l’unico schiaffo ce le ho dato è stato nel 2015». Anche riguardo alla gelosia nei confronti della ragazza ha dato una sua versione. Miriam, in incidente probatorio, e alcuni testimoni sentiti nelle udienze precedenti, avevano raccontato che la seguiva. Veri e propri pedinamenti: «Non è vero, mia figlia ha detto delle bugie» ha ribattuto Hayan ieri ai giudici.
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