Un 38enne arrestato per caporalato, detenzione e fabbricazione di materiale esplosivo non convenzionale. Le vittime, tra cui le gemelle Esposito e Samuel Tafciu, rischiavano la vita lavorando con la polvere flash.
Il tribunale ha emesso un provvedimento di custodia cautelare in relazione al pericolo di fuga dell'indagato per il reato di caporalato, detenzione e fabbricazione di materiale esplosivo non convenzionale. L'indagato, 38 anni, è sospettato di aver utilizzato lavoratori inesperti per la produzione di botti illegali, rischiando la loro vita, tra cui le gemelle Sara e Aurora Esposito, 26 anni, e Samuel Tafciu, 18 anni.
Le vittime venivano pagate appena qualche centinaia di euro alla settimana e rischiavano la salute lavorando con la cosiddetta polvere flash, una miscela altamente instabile. Nell'incidente del 18 novembre, 350 chili di polvere non ancora miscelata hanno causato la devastazione della casa di via Petacca, dove la fabbrica clandestina operava
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