Venivano reclutati sul piazzale della stazione, trasportati nelle vigne delle Langhe per vendemmiare. Senza un contratto. Meno di sei euro all’ora, in nero, fino a 12 ore al giorno. Sette su sette. E alla sera si accampavano in baracche di fortuna lungo il fiume Tanaro.
Caporalato nelle vigne delle Langhe, 9 indagati: “40 lavoratori sfruttati, pagati meno di 6 euro l’ora per 7 giorni su 7”” portato alla luce dai carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro di Cuneo e dai Comandi Provinciali di Cuneo e Bolzano.
“Le eccellenze italiane come il Barolo che si producono in queste terre non possono basarsi su un sistema di sfruttamento e caporalato” racconta a– aggiunge il sindacalista – in tanti conoscono ma in pochi denunciano una situazione che si trascina da anni. Le cooperative senza terra offrono aimanodopera a basso costo per la raccolta, in nero o con contratti in grigio. E i produttori non possono far finta di non sapere le condizioni alle quali sono sottoposti questi lavoratori”.
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