Si cercano documenti sulla mancata consegna dei 25mila camici commissionati dalla Regione
MILANO. La Guardia di Finanza di Milano sta effettuando perquisizioni nella sede della società Dama spa, di cui è titolare Andrea Dini, il cognato di Attilio Fontana, nell'ambito dell'inchiesta sulla fornitura di camici. Lo si apprende da fonti investigative.
L'attività del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza è mirata, su delega dei pm, coordinati dall'aggiunto Maurizio Romanelli, alla ricerca di documenti relativi alla mancata consegna dei 25mila camici commissionati dalla Regione a Dama spa, di cui ha una quota anche la moglie del presidente della Regione.
Sarebbe questo, secondo gli inquirenti, il danno all'ente provocato dalla condotta di Fontana e del cognato in relazione al reato di 'frode in pubbliche forniture. Mio padre e mia madre leggevano La Stampa, quando mi sono sposato io e mia moglie abbiamo sempre letto La Stampa, da quando son rimasto solo sono passato alla versione digitale. È un quotidiano liberale e moderato come lo sono io.Perché mio papà la leggeva tutti i giorni.
che cerco di capire il mondo attraverso opinioni autorevoli e informazioni complete e il più possibile obiettive. La carta stampata è un patrimonio democratico che va difeso e preservato.Ho comprato per tutta la vita ogni giorno il giornale. Da due anni sono passato al digitale. Abito in un paesino nell'entroterra ligure: cosa di meglio, al mattino presto, di.... un caffè e La Stampa? La Stampa tutta, non solo i titoli....
Italia Ultime Notizie, Italia Notizie
Similar News:Puoi anche leggere notizie simili a questa che abbiamo raccolto da altre fonti di notizie.
Caso camici, oggi Attilio Fontana riferisce in Consiglio regionaleLeggi su Sky TG24 l'articolo Caso camici, oggi Attilio Fontana riferisce in Consiglio regionale
Leggi di più »
Caso camici, Fontana contrattacca: «C’è chi vuole destabilizzarci, io non mi arrendo»Il governatore in Aula risponde all’opposizione che chiede le dimissioni. «Sono qui soprattutto per voltare pagina, certamente vado avanti»
Leggi di più »
Eutanasia, caso Trentini: Mina Welby e Marco Cappato assolti dall'istigazione al suicidio
Leggi di più »
Caso camici, i pm: 'Passaggio da 'fornitura' a 'donazione' mai registrato dalla Regione' - Il Fatto QuotidianoIl 16 aprile 2020 Regione Lombardia affidò senza gara alla società del cognato di Fontana, Andrea Dini, una “fornitura” da mezzo milione di euro tra camici e altro materiale medico. Il 20 maggio la stessa azienda comunicò con un’email di voler trasformare tutto in una “donazione“. Ma ora, rivela il Corriere della Sera, i pm …
Leggi di più »
Lo spettro di un nuovo caso BossiLa Lega ne ha passate di peggiori, cavandosela sempre, e tuttavia l’inchiesta sul governatore Attilio Fontana tocca un nervo scoperto, suscita preoccupazioni speciali. Il controverso pasticcio delle forniture del cognato trasformate in donazioni, ma più ancora i sospetti sui trust alle Bahamas “scudati” nel 2015, contengono tutti gli ingredienti che furono fatali alla vecchia gestione del partito, quella di Umberto Bossi: molti soldi; lo sconcerto dei militanti davanti al sospetto di interessi privati in pubbliche vicende; l’incrocio tra ruolo politico e relazioni famigliari. All’epoca (solo otto anni fa, sembra una vita) lo scandalo rischiò di provocare l’estinzione del Carroccio: nelle elezioni del 2013 superò a malapena il quattro per cento a livello nazionale e persino in Veneto arrivò poco sopra al dieci. Matteo Salvini conosce bene la storia: fu quella che gli consentì di pensionare il fondatore, prendersi il movimento, rifarlo a sua immagine e somiglianza con un’escalation di successi apparentemente inarrestabile. Forse anche per questo il Capitano chiama il suo mondo a fare quadrato nella difesa senza se e senza ma di Fontana. Neppure nelle questioni giudiziarie che lo hanno riguardato direttamente è stato così assertivo, tranchant, imperioso. Mai aveva pronunciato l’espressione “indagini a orologeria”, il vecchio slogan berlusconiano che accompagnò le inchieste della Seconda Repubblica. Anzi, da quel tipo di difesa si era sempre smarcato, preferendo repliche più astute sia nella vicenda dei fondi russi sia nel tentativo di portarlo a processo per il sequestro della Diciotti e della Sea Watch. «Se avessi preso sessanta milioni non sarei qui ma ai Caraibi», diceva a chi lo accusava di trafficare col petrolio di Putin attraverso malaccorti intermediari. «Ho difeso i confini, processatemi», rispondeva alla contestazione di sequestro di persona per il blocco al largo delle navi cariche di naufraghi. Un mix di ironia, provocazione, sarcasmo che mandava in visibil
Leggi di più »
Coronavirus, nel Regno Unito primo caso di gatto positivo: è stato contaminato dal proprietarioIn Gran Bretagna un gatto domestico è risultato positivo al coronavirus. Secondo gli esperti si tratta del primo caso confermato di infezione in un animale nel Regno Unito e si ritiene che sia stato contaminato dal suo proprietario, che in precedenza era risultato positivo al virus. Entrambi sono ora guariti ...
Leggi di più »