Centrale idroelettrica di Suviana: come funziona e la storia dell'impianto. Leggi la notizia su Tg La7.
La centrale elettrica di Bargi sul Lago di Suviana - in cui il 9 aprile si è verificata un'esplosione -, in provincia di Bologna, è stata costruita da Enel negli anni Settanta.
La storia La costruzione della nuova diga sul lago di Suviana è iniziata il 15 ottobre 1928 su progetto degli ingegneri Francesco Pelagatti e Luigi Mirone, per conto delle Ferrovie dello Stato. L'opera è stata conclusa nel 1932. Alta 97 metri, in quel periodo era la più imponente in Italia e, con il suo bacino di oltre 40 milioni di metri cubi di acqua, sovrasta la valle del Reno e la città di Bologna.
Lo scopo della costruzione era quello di alimentare con le acque del lago una centrale idroelettrica, che esiste tuttora a valle della diga, affinché fornisse energia alla nuova linea ferroviaria Bologna-Firenze, detta la Direttissima. Questa centrale, che possiede una potenza efficiente lorda di 26760 kW, sfrutta le acque del bacino di Suviana e quelle del bacino di Pavana, cui il lago è collegato attraverso una galleria ferroviaria sommersa.
Negli anni settanta poi, Enel ha costruito una nuova centrale a monte, la centrale di Bargi, che viene alimentata anche dalle acque del vicino e sovrastante bacino del Brasimone, che è collegato al lago di Suviana da una conduttura che sfrutta il dislivello tra i due invasi . La centrale di Bargi È la centrale più potente dell'Emilia-Romagna . La particolarità della centrale di Bargi è che si tratta di un impianto di generazione e pompaggio che scambia, a seconda delle esigenze, notevoli volumi di acqua tra i due bacini: durante le ore di massima richiesta viene utilizzata per produrre energia elettrica, mentre nelle ore di minimo carico, in genere di notte, ripompa l’acqua da Suviana al Brasimone.
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