Chi vuol essere Masaniello: una “Revolution” che Sal Da Vinci mette in scena al teatro Augusteo, parabola di chi vorrebbe aprire le istituzioni come scatolette di tonno ma si ritrova chiuso dentro Di Francesco Palmieri
Una “Revolution” che Sal Da Vinci mette in scena al teatro Augusteo, parabola di chi vorrebbe aprire le istituzioni come scatolette di tonno ma si ritrova chiuso dentro. Ciascuno lo ha effigiato come più gli conveniva o gli piaceva.
Alludiamo a Masaniello, il pescivendolo napoletano che capeggiò l’effimera rivolta contro i soprusi fiscali e sociali nel viceregno spagnolo per dieci giorni del luglio 1647, al quale il potere di vita e di morte conquistato all’improvviso diede alla testa e gliela fece perdere. Prima con la pazzia, poi in senso letterale. Osannato, deprecato e riosannato dalla stessa folla che lo decapitò e subito dopo lo pianse.Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
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