La zona grigia del conflitto che Pechino usa contro Taipei (e il resto del mondo). Intervista a Ou Si-fu, research fellow all’Istituto di ricerca per la Difesa nazionale e di sicurezza di Taiwan - giuliapompili
La zona grigia del conflitto che Pechino usa contro Taipei . Intervista a Ou Si-fu, research fellow all’Istituto di ricerca per la Difesa nazionale e di sicurezza di Taiwan
Il clima di tensione tra Cina e America su Taiwan è aumentato dopo la visita della Speaker americana Nancy Pelosi e lo show di forza cinese, ma già da tempo ormai, il Pacifico si mantiene in equilibrio con la strategia della deterrenza. Le operazioni di libertà di navigazione nel quadrante asiatico, compiute periodicamente dalla coalizione occidentale, non sono che una misura per limitare le azioni coercitive cinesi.
Ciò che è cambiato adesso, però, con la Cina sempre più aggressiva anche militarmente, è che sarà sempre più difficile per Taiwan dissuadere Pechino da un attacco armato contro l’isola de facto indipendent e, perché c’è stato un salto di qualità nel modo in cui la Cina conduce la sua campagna per quella che considera “l’inevitabile riunificazione”. Non solo: quello che fa Pechino con Taiwan dovrebbe essere studiato anche fuori dai confini dei paesi direttamente interessati, perché mostra come le capacità cinesi di affrontare un conflitto siano molto superiori di quanto pensiamo.
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