Scholz gestisce la crisi ucraina con molta ambiguità, scontentando gli alleati. La leadership tedesca sotto stress e il gioco delle parti in Europa – di paolapeduzzi e Micol_Fla
Scholz gestisce la crisi ucraina con molta ambiguità, scontentando gli alleati. La leadership sotto stress e il gioco delle parti in Europa , la penisola ucraina affacciata sul Mar Nero, l’allora cancelliera tedesca Angela Merkel organizzò e schierò i ventotto paesi dell’Unione europea, compresi i sostenitori più espliciti della Russia come l’Ungheria e Cipro, compatti nel richiedere le sanzioni.
ma l’attuale cancelliere, Olaf Scholz, non riesce né a guidare né a fare parte di una coalizione occidentale votata se non altro all’unità e così, come dice il corrispondente a Berlino dell’Economist, Tom Nuttall, “il leader del più grande e del più ricco paese dell’Ue sembra uno come gli altri”, s’è perso cioè l’eccezionalismo tedesco. Su questo eccezionalismo poi pesano tanti retaggi: da molti anni si parla della necessità di una maggiore leadership tedesca anche a livello militare, ma la Germania continua a essere riluttante.
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