Antonio Conte e Simone Inzaghi, due allenatori con temperamenti forti e una carriera ricca di successi, sono accomunati da una profonda connessione con le squadre delle loro origini: Juventus e Lazio. Scopriamo le loro storie parallele, l'importanza del loro passato e come il futuro si incrocerà con le emozioni del prossimo weekend di Serie A.
Sembrano lontani anni luce - cominciando dal temperamento - eppure Antonio Cont e e Simone Inzaghi hanno tanti punti in comune. Partendo - pur aprendosi al futuro come sanno fare i professionisti - dalla forte radice con il loro passato. Una squadra in cui sono cresciuti, hanno vinto, e si sono affermati.
Conte - che pure si è preso le sue grandi soddisfazioni al Chelsea, in Nazionale, all'Inter e ora sta meravigliosamente guidando il Napoli - non può e non deve certo dimenticare le sue stagioni alla Juve. Sedici anni complessivamente, tredici da giocatore e tre da allenatore, in cui è cresciuto, si è affermato, si è preso la bellissima responsabilità di indossare la fascia di capitano, ha vinto tutto quello che c'era da vincere. Cinque scudetti da giocatore e tre da allenatore, la Champions, la Coppa Uefa, quattro Supercoppe da giocatore e due da pilota, la Coppa Italia e… E insomma c'è una bacheca ricchissima, a testimonianza di cosa ha rappresentato la Juve nella sua carriera nel calcio. Nella sua vita nel calcio. E Inzaghi? Beh, Simone da questo punto di vista ha poco da invidiare. Sicuramente di aver vinto di meno, ma non di aver costruito un rapporto altrettanto solido, anzi di più, considerando gli anni di militanza. Già, perché Inzaghi nella Lazio è stato addirittura 21 anni: dieci da calciatore, in tre fasi diverse, e 11 da allenatore, cominciando dalle giovanili fino alla prima squadra. Ha conquistato uno scudetto storico da calciatore, varie Coppe sia in maglietta e pantaloncini che con il vestito buono con cui dirige le operazioni da allenatore. Insomma, le loro radici affondano nella Juve e nella Lazio. L'altro punto in comune riguarda la modalità, un po' brusca, con cui hanno reciso questo cordone ombelicale. Conte, dopo una serie di scudetti, ha pensato (sbagliando) che non ci fossero più le condizioni per continuare a vincere o forse a far meglio. Fatto sta che a ridosso dei ritiro pre-campionato ha rotto gli indugi e il contratto, lasciando la squadra ad Allegri. Che, per la verità, quel discorso virtuoso lo ha continuato nel migliore dei modi. Vincendo altri scudetti e approdando per due volte alla finale di Champions League. Anche l'addio di Inzaghi alla Lazio è stato traumatico, inaspettato, addirittura sorprendente nello svolgimento. Perché tutto è avvenuto in una notte: dopo una lunga cena con Lotito, dopo essersi praticamente accordato per il rinnovo del contratto (peraltro, e questo è vero, che il presidente gli aveva fatto un po' troppo sospirare), dopo la classica stretta di mano, è arrivata la telefonata di Marotta. Pensate un po' gli incroci del destino: proprio perché Conte, mantenendo fede al suo cliché di tecnico eternamente insoddisfatto, aveva in quel caso mollato l'Inter. “Simone, te la senti di prendere il suo posto?” Detto, fatto e via di corsa a Milano. Insomma, tanti punti in comune, storie parallele che a un certo punto si sono addirittura incrociate. Con un occhio, perché a questo serve la lunga premessa, al prossimo week end, il più classico dei fine settimana da scudetto, con Lazio-Napoli e Juve-Inter. Ecco, loro si concentreranno chiaramente sulle squadre che allenano oggi, ma sarà difficile non pensare che Simone Inzaghi si accomoderà sabato pomeriggio in poltrona per fare due volte il tifo per la Lazio. In omaggio alla sua vecchia squadra, ma anche perché proprio la “sua” Lazio potrebbe dargli una bella mano al vertice fermando il Napoli. E altrettanto farà domenica sera Conte, indipendentemente da quello che accadrà il giorno prima. Già, perché come si può non immaginare che proprio Conte non faccia il tifo per la “sua” Juve, sperando di vederla bloccare l’antagonista di oggi, e cioè l’Inter? Insomma, lo sguardo è naturalmente al futuro. Ma guardare al passato - magari senza nostalgia ma aspettando indirettamente un regalo - beh, quello sarà mai come stavolta inevitabile
CONT INZAGHI JUVE LAZIO SERIE A STORIA DEL CALCIO CONNESSIONE CON L'origine
Italia Ultime Notizie, Italia Notizie
Similar News:Puoi anche leggere notizie simili a questa che abbiamo raccolto da altre fonti di notizie.
Inzaghi chiama i giovanissimi: Inzaghi Jr. e Posch in panchina contro l'EmpoliSimone Inzaghi, in assenza di Calhanoglu e Frattesi, opta per due promettenti della Primavera: Nicolò Inzaghi e Posch. Entrambe giovani promesse potrebbero avere l'opportunità di esordire a San Siro contro l'Empoli.
Leggi di più »
Massimiliano Farris, ecco chi è la «seconda voce» di Simone InzaghiAnche domenica si è presentato lui ai microfoni di Dazn al termine di Atalanta-Inter perché il tecnico titolare aveva gridato troppo e non riusciva più a parlare
Leggi di più »
Simone Inzaghi e i numeri da record: sui social interviene il figlio TommasoLeggi su corrieredellosport.it le ultime news sportive e di cronaca, segui i live, consulta i risultati, le statistiche, le foto ed i video di calcio, basket, F1, tennis e molto altro.
Leggi di più »
Torna il derby di Milano: Inter, a breve la conferenza stampa di Simone InzaghiVigilia di derby in casa Inter. L'allenatore nerazzurro Simone Inzaghi presenta in conferenza stampa la sfida con il Milan di domani. Diretta testuale a cura di TMW. 12.15 - L'inizio della conferenza
Leggi di più »
Simone Inzaghi e quel turnover che piace solo quando l'Inter vince.L'articolo analizza le scelte tattiche di Simone Inzaghi nell'utilizzo del turnover durante la stagione dell'Inter. Si evidenzia come il dibattito sul turnover si accenda solo quando la squadra non vince, ma si riconosce la validità della scelta del tecnico, soprattutto considerando la lunga stagione e la presenza di diversi impegni competitivi.
Leggi di più »
Simone Inzaghi: Inter campione d'Italia, il cammino prosegueDopo la vittoria contro la Fiorentina, Simone Inzaghi si è espresso in conferenza stampa lodando la maturità e l'approccio positivo della squadra. Il tecnico interista ha affrontato anche le critiche ricevute in seguito alla sconfitta con la Fiorentina e ha sottolineato l'importanza di mantenere alta la concentrazione in vista degli obiettivi futuri.
Leggi di più »