Leggi su Sky TG24 l'articolo Covid, in Piemonte 2.287 nuovi positivi su 12.657 tamponi
, il numero più alto dall'inizio della seconda fase dell'epidemia. Dei nuovi casi 1.028, il 45%, sono asintomatici. Sono 11 i decessi, di cui due di oggi. Il totale è ora di 4.259 deceduti. Lo riporta l'Unità di Crisi della regione.I casi di persone finora risultate positive al Coronavirus sono 55.535. I ricoverati in terapia intensiva sono 94, più sei rispetto a ieri, mentre i pazienti negli altri reparti sono 1601, più 118 rispetto a ieri.
Le persone in isolamento domiciliare sono 18.182. I tamponi diagnostici finora processati sono 944.133, più 12.657 rispetto a ieri, di cui 511.261 risultati negativi.
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La rivoluzione della scuola nell’era Covid: l’insegnante tecnologico rimasto senza giochi e lavagnaUn registro per le assenze, un altro per quando un allievo esce dalla classe, niente giochi con la palla nell'intervallo e nessun lavoro di gruppo ed esercizi alla lavagna per gli allievi. E' la scuola ai tempi del Covid, quella con sui ogni giorno docenti e studenti devono convivere, che se a inizio anno sembrava impossibile da gestire oggi sta diventando pian piano una routine. Unico risvolto positivo sembra l'ingresso della tecnologia nell'insegnamento. «Quello che mi pesa di più è non avere nessun tipo di contatto con loro, il non poter guidargli nemmeno la mano mentre fanno un esercizio o correggerglielo sul momento se sbagliano, il sedermi vicino a loro nel banco». A parlare è Susy Boscolo, maestra elementare da 39 anni che oggi insegna in seconda a Tollegno. «Poi è chiaro che è un'emergenza e ci insegnerà molto, noi insegnanti ci siamo rimessi in gioco. Ma subito non è stato facile per via della complessità di ogni piccolo gesto – racconta Susy - . Quando un bambino lo vedevo stanco lo mandavo a fare un giro nel corridoio, oggi non posso perché devo prendere nota di quando e perché esce dalla classe». Maura Hary insegna alle medie di Pralungo. «Sono cambiate tante cose – racconta – anche il fatto che non si possono lasciare i libri a scuola. Devi metterti d'accordo con i ragazzi scegliere bene cosa serve per non fargli portare un peso assurdo sulle spalle. Poi devi igienizzare tutto». La professoressa non nasconde che con le settimane cresce un po' l'ansia per capire cosa accadrà: «Ti aspetti da un momento all'altro di attivare la procedura per la dad perchè c'è un ragazzo positivo. Comunque i ragazzi sono fantastici e ne usciremo più forti». «E' tutto regolamentato nei minimi particolari, dall'ingresso a scuola alla mensa – racconta Luisa Ghisio, maestra elementare a Viverone - . Noi docenti cerchiamo pian piano di ricostruire con i bambini una nuova routine e lo facciamo in punta di piedi per non sconvolgerli». Tra i risvolti positivi c'è il fatto che con l
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