Il leader nordcoreano contro le campagne di volantinaggio degli attivisti di Seul. La replica: “Ipotesi realisticamente impossibile”
Il Covid non è stato introdotto in Corea del Nord dalle attività di contrabbando lungo il confine cinese, come ritenuto probabile, ma dai volantini di contro-propaganda trasportati dai palloncini aerostatici degli attivisti sudcoreani.
A Pyongyang il virus, che ha finora colpito quasi 5 milioni di persone, sarebbe arrivato a metà aprile attraverso persone provenienti da Ipho-ri, nella provincia di Kangwon. Il Nord diede notizia del suo primo focolaio in oltre due anni di pandemia il 12 maggio, varando misure straordinarie di contenimento.
I volantini sono stati fonte di tensione tra le due Coree, con lo Stato eremita che ha chiesto al governo del Sud di adottare misure più severe per fermare"la campagna di diffamazione", minacciando una risposta militare. Il governo sudcoreano ha respinto le affermazioni del Nord, osservando che non vi è alcuna possibilità che il suo focolaio di coronavirus sia collegato"a tali materiali provenienti dal Sud.