Dopo un mese di trattative senza successo, il leader dell'Fpö, Herbert Kickl, ha rinunciato al mandato di formare il governo austriaco. Le negoziazioni si sono arenate sulla ripartizione dei ministeri, scontrando la volontà di formare un governo efficiente con le esigenze dei due partiti.
Il partito di estrema destra Fpö e i popolari dell' Övp non sono riusciti a trovare un accordo per la formazione di un governo in Austria . Dopo un mese di negoziati, il leader dell' Fpö , Herbert Kickl, ha formalmente rinunciato al mandato di formare il governo.
Le trattative si sono arenate sulla ripartizione dei ministeri, nonostante la volontà comune di riportare l'Austria ai vertici europei, rafforzandone l'economia, garantendo responsabilità sociale e adottando una politica migratoria che tutelasse gli interessi del Paese. Kickl, nella sua lettera al capo dello Stato, ha spiegato che, nonostante la volontà iniziale di formare un governo efficiente, i conservatori hanno insistito per definire la ripartizione dei ministeri prima di risolvere i punti controversi. L'Fpö, ha precisato, aveva presentato una bozza il 4 febbraio, ma le trattative non hanno avuto successo. L'ex ministro dell'Interno ha inoltre escluso la possibilità di cercare un accordo con i socialdemocratici dell'Spö, sottolineando che i colloqui preliminari con Andreas Babler hanno evidenziato profonde divergenze su temi fondamentali e la ferma opposizione dell'Spö a qualsiasi forma di collaborazione con l'Övp. Questa situazione politica rappresenta una novità senza precedenti in Austria, aprendo la strada al possibile ritorno alle urne.
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