Dalle motivazioni che mancano al gioco lento, così Sarri si è perso la Juve
Dalle motivazioni che mancano al gioco lento, così Sarri si è perso la Juve
La sconfitta con il Lione evidenzia tutte le difficoltà del tecnico bianconero, al terzo ko in un mese e in pericolosa involuzione tattica: «A questa squadra non riesco a far passare il concetto di muovere la palla velocemente»DALL’INVIATO A LIONE. Ci sono i numeri impietosi, come i zero tiri in porta o la sesta trasferta di fila con almeno un gol al passivo, e poi ci sono parole sempre più pesanti che hanno dato vita ad una rumorosa escalation di distinguo e distacchi.
Considerando che siamo a fine febbraio, allora il dubbio è che il sarrismo non sia mai entrato nella testa della Juve ed ora si rischia di assistere ad un vera e propria crisi di rigetto. “Rispondere a 100 all’ora è un conto – ha aggiunto Sarri dopo la sconfitta, la terza in un mese -, rispondere con la palla a 10 all’ora è un altro: sono due calci diversi, ma questo non vuol dire che ci sono problemi a livello di relazione”.
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Alla Viareggio Women’s Cup la vittoria della Juve Primavera porta la firma di Martina Toniolo - La StampaUna rete decisiva, che ha ipotecato il risultato finale. La diciottenne biellese Martina Toniolo, siglando con una perfetta punizione calciata da 25 metri all’incrocio il momentaneo 2-0 (il match è poi finito 3-2), ha contribuito in maniera decisiva alla vittoria della Juventus sulla Roma nella Viareggio Women's Cup. «Ho sempre giocato al pallone, fin dai 6 anni – racconta Toniolo -. Per la pallavolo non sono molto portata (mamma Monica e papà Stefano sono allenatori di volley, ndr) e ho iniziato nella scuola calcio del Gaglianico, passando tre anni fa alla Juventus. All’inizio giocavo esterno alto, poi mi hanno spostato terzino. Mi sono dovuta adattare, ma in fondo anche questo ruolo mi piace». La seconda rete delle bianconere ha incanalato la partita sui binari più congeniali per l’undici di mister Spugna. «Quest’anno ho segnato poco e non me l’aspettavo di trovare la via della rete proprio in finale – prosegue – Ho segnato su punizione: una delle mie specialità. Tifo l’Inter, ma ho già seguito la prima squadra femminile, conosco tutte le giocatrici della Juve e mi sono già allenata diverse volte con loro». Martina frequenta l’ultimo anno del Liceo scientifico sportivo. «Tutti i giorni tranne il lunedì mi metto in viaggio per Torino. Non mi pesa più tanto, ormai mi sono abituata e riesco a studiare in treno». Il sogno di ogni giovane calciatore è quello di poter arrivare in serie A e Toniolo non si differenza dalle migliaia di altre sue coetanee. «Per adesso l’esordio non si è ancora avverato, ma io ci credo. Il calcio femminile sta facendo tanti passi in avanti e penso sarebbe giusto che anche il nostro movimento diventi al più presto professionistico. Sono alcuni anni che se ne parla e penso che i tempi siano ormai maturi». Il terzino sinistro della Juventus è al secondo successo consecutivo, avendo vinto anche la prima edizione della competizione nel 2019. «L’anno scorso il torneo era stato molto più facile – conclude -. In questa edizione è stata più dura, fin
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