Deborah Compagnoni, pluricampionessa olimpica e ambassador di Milano-Cortina, ha lanciato la sua collezione Altavia by Deborah Compagnoni, un'ampia gamma di capi da sci tecnici e confortevoli a prezzi democratici. La collezione è pensata per persone di tutte le età e livelli di esperienza, con particolare attenzione ai dettagli e alla qualità dei materiali.
Separare Deborah Compagnoni dallo sci e dalla montagna è praticamente impossibile. La pluricampionessa olimpica, ambassador di Milano-Cortina , già da atleta collaborava alla creazione di alcuni capi da gara ed è passata all’ abbigliamento da sci per tutta la famiglia grazie al gruppo OVS. Oltre ad una linea di abbigliamento da sci quest’anno Deborah ha disegnato la grafica di una special edition dei suoi storici sci Dynastar.
Lo scorso anno ha debuttato con la collezione Altavia by Deborah Compagnoni, ha proseguito la collaborazione in estate con capi da trekking e per l’inverno ha bissato l’impegno con una linea pensata anche per i bambini, con un’idea precisa: portare sulla neve tanta gente, con capi tecnici accessibili a tutti. Capi che tengano cura dei materiali che servono per difendersi dal freddo in montagna, che siano confortevoli ma belli, a prezzi per così dire democratici. Deborah, come ci si deve vestire secondo lei in montagna? 'Prima di tutto bisogna pensare alla qualità dei materiali: con il team di stilisti assieme alla giovane Elena Beraldo mi occupo più che altro di questo, ma condividiamo tutto. Cerco di portare la mia esperienza: ci sono dettagli fondamentali, come le cerniere termosaldate. In questa collezione abbiamo pensato a due giacche e abbiamo ricercato la leggerezza anche nei pantaloni: il comfort è fondamentale. Ogni capo viene testato più volte, lo sci è fatto di spostamenti laterali e piegamenti e quando ci si muove ci si deve sentire bene. Ci sono altri particolari da non trascurare, come il cappuccio'. La cura nei dettagli però non prescinde dall’estetica... 'Curiamo la vestibilità sia per l’uomo che nella linea donna, perché non si può sciare vestiti come dei sacconi. La vestibilità è comodità. Ci siamo ispirati molto anche al mondo del freeride, le tinte naturali e i colori pastello ai miei tempi non si usavan
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