Il dubbio sollevato da una ricerca condotta su 70mila anziani: sotto accusa gli inibitori di pompa protonica come omeprazolo, pantoprazolo e lansoprazolo
Non ci sono ancora prove certe e schiaccianti, ma gli indizi sono abbastanza forti da farli finire sul banco degli imputati: i farmaci inibitori di pompa protonica usati contro il mal di stomaco potrebbero essere associati ad un aumentato rischio di demenza negli anziani. A sollevare il dubbio è un'ampia ricerca condotta dal Centro tedesco per le malattie neurodegenerative di Bonn su più di 70mila pazienti oltre i 75 anni di età.
I risultati, riportati sulla rivista Jama Neurology, hanno subito acceso un ampio dibattito, dal momento che gli inibitori di pompa sono tra i farmaci più prescritti negli anziani, non solo per ulcere e gastriti, ma anche per prevenire eventuali danni allo stomaco derivanti da altri medicinali come gli antinfiammatori FANS.
«Evitare gli inibitori di pompa protonica potrebbe prevenire lo sviluppo di demenza», scrivono a chiare lettere i ricercatori tedeschi, che tra il 2004 e il 2011 hanno messo sotto la lente quasi 74mila anziani over-75 valutando i farmaci assunti e la velocità dell'invecchiamento cerebrale. I dati raccolti indicano che il rischio di sviluppare demenza sale addirittura del 44% nei pazienti che assumono regolarmente gli inibitori di pompa.
«Questo studio dimostra soltanto che c'è un'associazione statistica tra l'uso degli inibitori di pompa e il rischio di demenza», scrivono i ricercatori. «Serviranno nuovi studi per verificare l'esistenza di un reale rapporto di causa-effetto». Anziani a rischio demenza e Alzheimer con alcuni farmaci comuni
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