Democratici contro Trump: Mobilitazione per bloccare i tagli ai fondi federali

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Democratici contro Trump: Mobilitazione per bloccare i tagli ai fondi federali
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I democratici si mobilitano per contrastare i tagli ai fondi federali ordinati dal presidente Trump. Il leader della minoranza alla Camera, Hakeem Jeffries, ha convocato una riunione con esponenti del partito e gruppi esterni per discutere strategie di resistenza. I democratici intendono contestarli in tribunale e promuovere un'indagine federale sulla legalità delle decisioni di Trump.

I democratici, caratterizzati dalla firma di decine di ordini esecutivi presidenziali, cercano di riprendere fiato e organizzare la lunga traversata nel deserto che li aspetta. Fuori gioco sono l'ex presidente che si gode le vacanze a Santa Ynez in California e l'ex candidata Kamala Harris ancora incerta sul suo futuro politico. Ricade dunque sui loro compagni di partito la responsabilità di guidare l'opposizione alla Casa Bianca a guida repubblicana.

C'è la mobilitazione contro il congelamento di fondi federali stabilito dal 47esimo presidente. Per contrastare tale decisione, stando a quanto riportato da fonti autorevoli, il leader della minoranza alla Camera Hakeem Jeffries ha tenuto martedì una chiamata privata con oltre 100 persone, inclusi gruppi esterni, per discutere come impedire a Trump di strappare al «potere di cassa». Tra i partecipanti alla telefonata ci sarebbero stati anche sostenitori di un programma governativo che si occupa di garantire assistenza alimentare alle donne incinte e ai neonati. Trump, con i suoi ordini esecutivi, impone alle agenzie federali di sospendere in generale l’assistenza a Paesi esteri e di bloccare gli stanziamenti inquadrati in una serie di provvedimenti legislativi già approvati come l'Assistenza Alimentare per Donne Incinta e Neonati. I membri del partito dell’asinello starebbero cercando in questa fase di comprendere quali finanziamenti nello specifico sarebbero a rischio di congelamento. «Stiamo cercando di capire quali fondi siano a rischio», ha detto la deputata della Camera Rosa DeLauro aggiungendo che informerà nelle prossime settimane i suoi concittadini sulle conseguenze dei tagli agli investimenti. Dopo aver individuato i fondi finiti nel mirino degli ordini presidenziali, i democratici intenderebbero contestarli in tribunale. Secondo il senatore Sheldon Whitehouse, ex capo della commissione Bilancio del Senato, oltre ad uno Stato o a un’organizzazione che rappresenta i diretti interessati, anche un leader di partito può sfidare nelle aule giudiziarie la legittimità di quanto deciso da Trump. I dem potrebbero inoltre promuovere un’indagine federale sulla legalità delle iniziative del puntando su un precedente. Nel 2020, durante il primo mandato del repubblicano, il Government Accountability Office (Gao), l'organo del Congresso preposto al controllo delle spese del governo, stabilì infatti che il congelamento degli aiuti militari per l’Ucraina da parte della Intanto, oltre agli esponenti democratici a Washington, scendono in campo anche diciotto procuratori generali statali del partito dell’asinello, i quali hanno fatto ricorso contro lo stop allo stanziamento di fondi per l'assistenza sanitaria per i bambini immigrati. Trump intende porre fine al riconoscimento della cittadinanza americana ai figli nati negli Stati Uniti da immigrati clandestini, con un ordine di revoca della cittadinanza esula ampiamente dai limiti legali dell'autorità del Presidente.

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