La cerimonia di insediamento di Donald Trump ha visto la partecipazione di numerosi ospiti, fuochi d'artificio, comizi, cene di gala e balli. Carrie Underwood ha cantato «America the Beautiful», mentre Lee Greenwood e il tenore Christopher Macchio hanno esibito alcune delle canzoni più amate dagli americani.
Con il giuramento ufficiale pronunciato davanti al Campidoglio a Washington DC è iniziato ufficialmente il mandato di Donald Trump come 47esimo presidente degli Stati Uniti . Fuochi d'artificio, comizi, cene di gala, balli: gli eventi in programma per la cerimonia di insediamento si sono articolati per quattro giorni - a partire da sabato 18 gennaio - in una capitale blindata. L'insediamento di Trump, in diretta, ha visto la partecipazione di numerosi ospiti e un ricco programma musicale.
\«Il presidente Trump è impegnato a unire il Paese attraverso la forza, la sicurezza e le opportunità della sua agenda America First - hanno fatto sapere in una nota Steve Witkoff e Kelly Loeffler, co-presidenti del comitato inaugurale -. Le celebrazioni inaugurali del 2025 rifletteranno lo storico ritorno del presidente eletto Trump alla Casa Bianca e il voto decisivo del popolo americano per rendere l'America di nuovo grande». Quello della star della musica country Carrie Underwood, vincitrice di tre Grammy Awards, è stato il primo nome ufficializzato tra gli artisti chiamati ad esibirsi nel corso della cerimonia di insediamento. La 41enne, la cui carriera è iniziata con la vittoria nel 2005 del talent show American Idol, canta «America the Beautiful» davanti al Campidoglio, poco prima del giuramento di Trump, lunedì 20 gennaio. «Amo il nostro Paese e sono onorata di essere stata invitata a cantare all'inaugurazione e di essere una piccola parte di questo evento storico - ha affermato -. Sono onorata di rispondere alla chiamata in un momento in cui dobbiamo unirci tutti nello spirito di unità e guardare al futuro». A Capitol Hill, sempre lunedì 20 gennaio, presenti anche due dei musicisti preferiti di Trump: il cantante country Lee Greenwood (che aveva già cantato per il tycoon durante la prima cerimonia di insediamento nel 2017) e il tenore Christopher Macchio, che eseguirà l'inno nazionale. L'82enne Greenwood ha partecipato anche, domenica 19 gennaio, al Make America Great Again Victory Rally in programma alla Capital One Arena di Washington, insieme a Kid Rock - sostenitore di Trump di lunga data -, Billy Ray Cyrus e ai Village People. La hit più conosciuta della band newyorkese, «Y.M.C.A.», è diventata per Trump una sorta di inno: la si è ascoltata in più occasioni, insieme a «Macho Man», durante i comizi e gli eventi della campagna elettorale. A proposito della partecipazione al Make America Great Again Victory Rally Victor Willis, l'ultimo membro fondatore sopravvissuto dei Village People, ha annunciato su Facebook: «Sappiamo che questo non farà piacere ad alcuni di voi, tuttavia crediamo che la musica debba essere eseguita senza riguardo alla politica. La nostra canzone 'Y.M.C.A.' è un inno globale che, si spera, aiuti a riunire il paese dopo una campagna tumultuosa e divisa in cui il nostro candidato preferito ha perso. Pertanto, crediamo che sia giunto il momento di unire il paese con la musica, motivo per cui i Village People si esibiranno ai vari eventi nell'ambito dell'insediamento di Donald J. Trump nel 2025»
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