Un tribunale d'appello di Taranto ha stabilito che il processo contro l'Ilva per disastro ambientale deve essere rifatto a causa di un 'contesto' non sereno. L'articolo critica il sistema giudiziario italiano, definendolo una malattia grave e mettendo in discussione la giustizia impartita nel caso Ilva.
Dopo 12 anni i magistrati di appello di Taranto hanno stabilito che il processo Ilva per disastro ambientale è tutto da rifare. Ma non nel medesimo Tribunale perché «il contesto» in cui si sono espressi i giudici «non è sereno». Tra poco ci ritorniamo nel dettaglio.
Il patron delle acciaierie, il mitico Emilio Riva, si fece un anno di arresti domiciliari per poi passare a miglior vita, senza giustizia. Il processo di primo grado è stato una farsa. Speriamo si possa scrivere, a questo punto. Ha portato a 26 condanne e a risarcimenti miliardari per disastro ambientale e avvelenamento doloso. I due Riva superstiti si sono beccati 26 e 20 anni di carcere.
Tutto rinviato a Potenza. Ancora anni per arrivare dunque a una sentenza di primo grado. E poi tutta la tarantella.
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