I primi a registrarsi negli alberghi arrivano da Lombardia ed Emilia. In 2500 all’Egizio, altri 1500 alla Reggia.
francesca laiTORINO. Duemilacinquecento ingressi al Museo Egizio, 500 biglietti staccati a Palazzo Reale, 650 al Museo del Cinema e 750 a Palazzo Madama. Alla Reggia di Venaria 1560 visitatori. Numeri di un fine settimana che racconta il ritorno dei turisti, a Torino e non solo. Nessun re
cord, certo, ma un buon esordio e tanto ottimismo tra gli amanti dell’arte e gli addetti ai lavori. A maggior ragione se si tiene conto del fattore meteo - compreso il mezzo nubifragio di ieri pomeriggio - che non ha certo aiutato. Su tutto la sensazione di un ritorno, graduale, alla normalità. Con le vie e i dehors del centro che riprendono vita facendo dimenticare il deserto prodotto dal lockdown: un altro segnale di speranza. Tutt’altro che scontato.
«Nel nostro hotel abbiamo avuto i primi turisti - racconta Enrico Costamagna di San Carlo Suite - Negli ultimi mesi avevamo soltanto ospitato clienti che si trovavano a Torino per lavoro. Vedere persone arrivate da fuori, per visitare la città, ci ha emozionati: non capitava da un po’».
Dall’Emilia Romagna, invece, sono arrivati Marco e Martina che hanno accompagno un amico universitario a riprendere tutte le sue cose rimaste nel suo appartamento in affitto: «Abbiamo approfittato del trasloco - raccontano i due giovani - È diventata l’occasione per trascorrere due giorni qui. Abbiamo visitato la Mole Antonelliana, Palazzo Reale e il Museo Egizio».
Dai racconti e dai sorrisi dei visitatori, quasi tutti nascosti dietro alle mascherine d’ordinanza, emerge la gioia per una ritrovata libertà, dopo mesi di limitazioni e divieti.
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