L'esplosione a Beirut: rimosse 8.000 tonnellate di cemento e acciaio
Gli sforzi si sono recentemente concentrati sullo sgombero delle parti del porto più colpite dalle esplosioni che il 4 agosto hanno devastato interi quartieri di Beirut, uccidendo oltre 180 persone."Mi ci sono voluti quattro giorni per rimuovere 8.000 tonnellate di cemento e acciaio", ha detto il tenente Paulin, un ufficiale francese che coordina le operazioni di sgombero delle macerie al porto.
"8000 tonnellate da quando siamo arrivati qui, cinque giorni fa, sono l'equivalente del peso della Torre Eiffel", ha aggiunto l'ufficiale. La Tonnerre, una gigantesca portaelicotteri dell'esercito francese, è arrivata a Beirut dieci giorni dopo l'esplosione, con a bordo tonnellate di aiuti umanitari, oltre a decine di mezzi specializzati per la rimozione dei detriti.
La duplice esplosione, una delle più potenti della storia recente, ha spazzato via intere aree del porto, lasciando un cratere profondo 43 metri ora coperto dal mare e provocando più di 6.500 feriti. Il colonnello Yussef Hadar, dell'esercito libanese, ha detto che il porto, attraverso il quale transitava circa il 90% delle importazioni libanesi, ora funziona a metà della sua capacità.
Tre settimane dopo la tragedia, per la quale la popolazione punta il dito contro le autorità libanesi accusandole di negligenza, il porto resta un ammasso di auto distrutte, container frantumati e magazzini crollati. Secondo le autorità, la duplice esplosione è stata causata dalla presenza di un'enorme quantità di nitrato di ammonio stoccato in un magazzino del porto.
Soldati francesi e libanesi stanno lavorando per estrarre e mettere da parte casse di merci in modo che commercianti e compagnie di assicurazione possano nei prossimi giorni valutare le perdite.
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