Come anticipato nella norma contenuta nella delega fiscale, la riforma del fisco reintroduce il concordato preventivo biennale a favore di partite
accordarsi, appunto, preventivamente con l’Agenzia delle entrate sulle tasse relative ai loro redditi che pagheranno nei due anni successivi
, e che in questi 24 mesi saranno sempre le stesse, indipendentemente dal reale fatturato. La bozza del decreto legislativo di attuazione della delega fiscale, che verrà esaminata dal Consiglio dei ministri venerdì 3 novembre, contiene anche norme su controlli e accertamenti e prevede che l’Agenzia delle Entrate metta. I contribuenti, da parte loro, potranno aderire entro luglio 2024 .
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