Galles in Crisi: La Sconfitta contro la Francia e la Necessità di una Vittoria contro l'Italia

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Galles in Crisi: La Sconfitta contro la Francia e la Necessità di una Vittoria contro l'Italia
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Il Galles arriva al Sei Nazioni 2023 da 13 sconfitte consecutive e si trova in una situazione critica. La pesante sconfitta contro la Francia nella prima partita ha sollevato preoccupazioni e aumentato la pressione. La sfida contro l'Italia diventa fondamentale per evitare il 'cucchiaio di legno' e interrompere la serie negativa. Il Galles, con la sua tradizione di rugby e una fanbase appassionata, si trova a dover rialzarsi da una situazione difficile.

Nel Sei Nazioni maschile di rugby, il torneo annuale tra le più forti Nazionali europee, c'è una squadra che arriva da 13 sconfitte consecutive, che l'anno scorso si è beccata l'anti-premio metaforico che va all'ultima in classifica e che sabato, all'Olimpico di Roma, cercherà una vittoria per tirarsi fuori da un periodo parecchio negativo. Per una volta, contrariamente alla tradizione, quella squadra non è l' Italia , che arriva invece in ottima forma.

Quella squadra è il Galles, che sabato alle 15:15 si gioca contro l'Italia buona parte delle sue possibilità di non arrivare di nuovo sesto nel Sei Nazioni, con l'obiettivo di interrompere una striscia di sconfitte che dura da oltre un anno. Si può dire insomma che, per una volta, nel Sei Nazioni di rugby c'è qualcuno che sta peggio dell'Italia. Secondo la maggior parte della stampa britannica quest'anno il Galles arriva a Roma – dove non perde dal 2007 – da sfavorito. Il Galles è 11esimo nel ranking mondiale, dietro all'Italia e appena davanti alla Georgia, contro cui vinse la sua ultima partita ufficiale, nei Mondiali del 2023. Nella prima partita del Sei Nazioni di quest'anno ha perso 43-0 contro la Francia, insieme all'Irlanda la favorita per la vittoria del torneo. Era dal 2007 che il Galles non restava a zero nel punteggio finale di una partita di rugby. Dal 2000, da quando esiste il Sei Nazioni, non era mai successo. Solo una volta, nel 2002, il Galles aveva perso una partita del Sei Nazioni con una maggiore differenza punti. Divari di quel tipo che senza una vittoria contro l'Italia l'opzione più probabile per il Galles sarebbe stata di perdere tutte e cinque le partite del Sei Nazioni, portando così a 18 la serie di partite senza vittorie. C'è forse un'atmosfera di preoccupazione attorno al rugby gallese, con una sostanziale apatia da parte del pubblico. Alcuni media avevano scritto che l'obiettivo contro la Francia avrebbe dovuto essere di evitare quantomeno un punteggio “da cricket” (cioè perdere tanto a poco), e dopo la sconfitta contro la Francia questo «allarmante declino» continuerà fino a «far sprofondare il Galles negli abissi», se il punto più basso è stato toccato o se c'è «altra sofferenza all'orizzonte». Il quotidiano The Guardian definisce quella contro l'Italia «la più importante partita del rugby gallese degli ultimi 15 o anche 20 anni». L'ex capitano Gareth Davies ha parlato di questo momento come «del più basso di sempre» tra quelli di cui ha memoria. Il sito sabato 8 febbraio come «il giorno dei giorni» per il Galles e il suo allenatore, il neozelandese Warren Gatland. Il Galles, insomma, arriva alla partita contro l'Italia con grosse pressioni. Se l'Italia del rugby ha una certa abitudine alle sconfitte, per il Galles la questione è diversa. In Galles il rugby è una questione seria, uno sport parecchio sentito. «Esistono soltanto due nazioni che hanno fatto del rugby un simbolo della propria identità senza distinzioni di classe. Una è la Nuova Zelanda, l'altro è il Galles. Per i gallesi è una religione civile», ha scritto l'autore e giornalista britannico Freeman. Ci c'entra forse il fatto, spiegò Freeman, che quando il rugby iniziò ad affermarsi, ai gallesi «non parve vero di avere l'occasione di sfidare gli inglesi, inventori del gioco, in uno sport tanto fisico e talora brutale, nel quale i colpi proibiti erano praticati senza troppi patemi d’animo». Il Galles vinse il suo primo Home Nations’ Championship (il Sei Nazioni prima dell'arrivo di Francia e Italia) nel 1893 e in tutto ha vinto 39 edizioni del torneo, che ne fanno la squadra più titolata alla pari proprio con l'Inghilterra. Nel Sei Nazioni, quindi dal 2000, il Galles ha vinto il titolo nel 2005 (dopo anni in cui a vincere erano state sempre Inghilterra o Francia) e poi nel 2008, nel 2012, nel 2013, nel 2019 e nel 2021. Niente male, per un paese con 3 milioni di abitanti, il meno popoloso tra quelli che vi partecipano. Gran parte di queste vittorie recenti è arrivata sotto la guida di Gatland, che contro l'Italia farà la sua centocinquantesima partita da allenatore del Galles; è stato in carica dal 2007 al 2019, e poi di nuovo dal 2023. Nei suoi primi 12 anni Gatland vinse più della metà delle partite, ottenendo tre Grandi Slam (la vittoria del Sei Nazioni vincendo tutte le partite) e arrivando anche a una semifinale mondiale. Ci fu un periodo in cui il Galles fu in cima al ranking mondiale, poi però la Nazionale è passata dall’essere una delle migliori al mondo a... Le cause di questo rapido declino sono molte, e non è inconsueto che succeda lo stesso in altri sport. L'Italia del calcio, campione mondiale nel 2006 e poi eliminata due volte ai gironi e due volte non qualificata, è un ottimo esempio

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