I cartellini gialli e rossi compiono 50 anni: l’idea venne a un ex arbitro fermo al semaforo

Italia Notizia Notizia

I cartellini gialli e rossi compiono 50 anni: l’idea venne a un ex arbitro fermo al semaforo
Italia Ultime Notizie,Italia Notizie
  • 📰 Corriere
  • ⏱ Reading Time:
  • 46 sec. here
  • 2 min. at publisher
  • 📊 Quality Score:
  • News: 22%
  • Publisher: 95%

50 anni di cartellini gialli e rossi: l’idea venne a un arbitro fermo al semaforo

Ormai vengono menzionati nel linguaggio universale, anche fuori dal campo, ed è per questo sono stati inventati. Idopo aver colorato per mezzo secolo le partite di calcio. Oggi sono dati per scontato, ma prima deiogni sanzione disciplinare veniva comminata dall’arbitro ai giocatori solo verbalmente.

Fu questo l’episodio che convinse la Federazione mondiale a fare qualcosa, nella ricerca di un modo che rendesse le sanzioni inequivocabili, indipendentemente dalla lingua di arbitri e atleti. La nascita dei cartellini colorati viene ricondotta all’ex arbitro inglese, allora fra i rappresentanti della commissione arbitrale della Fifa e già direttore di gara di una partita come Italia-Cile del 2 giugno 1962.

Dopo 50 anni si dibatte soprattutto sull’intervento del Var, ma prima del 1970 la questione delle ammonizioni e delle espulsioni accendeva spesso le polemiche. Ogni sanzione veniva inflitta solo verbalmente, così da generare incomprensioni ed equivoci continui. Molti calciatori venivano a sapere dai giornali di essere stati ammoniti nel corso di una gara o venivano invitati a uscire senza sapere se si trattasse di un’espulsione diretta o di una seconda ammonizione.

Abbiamo riassunto questa notizia in modo che tu possa leggerla velocemente. Se sei interessato alla notizia puoi leggere il testo completo qui. Leggi di più:

Corriere /  🏆 2. in İT

Italia Ultime Notizie, Italia Notizie

Similar News:Puoi anche leggere notizie simili a questa che abbiamo raccolto da altre fonti di notizie.

I 50 anni di Paolo Sorrentino, il regista della grande bellezza al cinema e in tvI 50 anni di Paolo Sorrentino, il regista della grande bellezza al cinema e in tvIl premio Oscar è impegnato nella preparazione del nuovo film Mob Girl con Jennifer Lawrence
Leggi di più »

Il lockdown svuota le soffitte, i cimeli degli Anni ‘50 finiscono al museo Fanchini di OleggioIl lockdown svuota le soffitte, i cimeli degli Anni ‘50 finiscono al museo Fanchini di OleggioTrovare il tempo per rovistare nelle cantine e nei sottotetti non è stato di certo un problema. Complice il lockdown, molte persone hanno scoperto di conservare a casa ricordi in armadi e scatoloni che non immaginavano di possedere. Oppure lo sapevano, ma non avevano mai avuto il tempo - questo sì - di disfarsene o riconsiderarli. Nelle scorse settimane di isolamento forzato però molti si sono dati da fare. E al museo civico Fanchini di Oleggio sono arrivati un centinaio di oggetti nel giro di una settimana dalla riapertura. Donazioni extra di residenti in paese e nella provincia. «Ci hanno contattato anche dalla Lombardia - spiega Jacopo Colombo, responsabile amministrativo delle sale di vicolo Chiesa -. Per ora gli spostamenti tra regioni sono vietati, dunque abbiamo risposto di pazientare. Di sicuro è la prima volta che riceviamo così tanti articoli in pochi giorni». La lista è lunga. Tra gli arrivi più curiosi c’è una copia del libro «Le spetacle de la nature» (1768) con un’apertura che simula finte pagine dove conservare preziosi. Altri volumi sono una versione del romanzo storico «Quentin Durward» di Walter Scott (1890), un manuale per viaggiatori in Svizzera (1826) e una raccolta di poesie scritte tra il 1899 e il 1905. E ancora, un quadro votivo della Sacra famiglia composto da ritagli in lino, cotone e passamanerie dell’Ottocento. Sempre di quel secolo, un giogo per buoi con inciso il fiore della vita o stella delle Alpi. Più recenti, racchette da volano per bambini in legno e un giradischi portatile «Lesa» degli Anni’50. «A inizio emergenza avevamo lanciato un invito a verificare ciò che le persone avevano a casa - ricorda Colombo -. Tante hanno risposto. L’obiettivo non è raccogliere tutto ciò che altrimenti finirebbe in discarica. Bisogna compiere una selezione, capire ciò che merita di essere valorizzato perché attinente al nostro progetto di tutela e memoria. Siamo un museo etnografico, che quindi custodisce usi e tradizioni del territorio». Le visite
Leggi di più »

Che choc compiere 50 anni e ricevere cartoline da un amico scomparso tanto tempo faChe choc compiere 50 anni e ricevere cartoline da un amico scomparso tanto tempo faVite letterarie / Hans Tuzzi. Tommaso fa il musicista e ama le donne, Massimo era un letterato omosessuale di successo. Il resoconto di due esistenze fra musica arte e letture in un costante itinerare nei luoghi della cultura
Leggi di più »

Inter, Mauro Icardi venduto al Psg: è fatta per 50 milioni più 8 di bonusInter, Mauro Icardi venduto al Psg: è fatta per 50 milioni più 8 di bonusLa trattativa è ormai chiusa e nelle prossime ore è attesa l’ufficializzazione del passaggio dell’argentino a Parigi. Avrà un ingaggio di 10 milioni
Leggi di più »

Il lockdown svuota le soffitte, i cimeli degli Anni ‘50 finiscono al museo Fanchini di OleggioIl lockdown svuota le soffitte, i cimeli degli Anni ‘50 finiscono al museo Fanchini di OleggioTrovare il tempo per rovistare nelle cantine e nei sottotetti non è stato di certo un problema. Complice il lockdown, molte persone hanno scoperto di conservare a casa ricordi in armadi e scatoloni che non immaginavano di possedere. Oppure lo sapevano, ma non avevano mai avuto il tempo - questo sì - di disfarsene o riconsiderarli. Nelle scorse settimane di isolamento forzato però molti si sono dati da fare. E al museo civico Fanchini di Oleggio sono arrivati un centinaio di oggetti nel giro di una settimana dalla riapertura. Donazioni extra di residenti in paese e nella provincia. «Ci hanno contattato anche dalla Lombardia - spiega Jacopo Colombo, responsabile amministrativo delle sale di vicolo Chiesa -. Per ora gli spostamenti tra regioni sono vietati, dunque abbiamo risposto di pazientare. Di sicuro è la prima volta che riceviamo così tanti articoli in pochi giorni». La lista è lunga. Tra gli arrivi più curiosi c’è una copia del libro «Le spetacle de la nature» (1768) con un’apertura che simula finte pagine dove conservare preziosi. Altri volumi sono una versione del romanzo storico «Quentin Durward» di Walter Scott (1890), un manuale per viaggiatori in Svizzera (1826) e una raccolta di poesie scritte tra il 1899 e il 1905. E ancora, un quadro votivo della Sacra famiglia composto da ritagli in lino, cotone e passamanerie dell’Ottocento. Sempre di quel secolo, un giogo per buoi con inciso il fiore della vita o stella delle Alpi. Più recenti, racchette da volano per bambini in legno e un giradischi portatile «Lesa» degli Anni’50. «A inizio emergenza avevamo lanciato un invito a verificare ciò che le persone avevano a casa - ricorda Colombo -. Tante hanno risposto. L’obiettivo non è raccogliere tutto ciò che altrimenti finirebbe in discarica. Bisogna compiere una selezione, capire ciò che merita di essere valorizzato perché attinente al nostro progetto di tutela e memoria. Siamo un museo etnografico, che quindi custodisce usi e tradizioni del territorio». Le visite
Leggi di più »

I 50 anni di Paolo Sorrentino, il regista della grande bellezza al cinema e in tvI 50 anni di Paolo Sorrentino, il regista della grande bellezza al cinema e in tvIl premio Oscar è impegnato nella preparazione del nuovo film Mob Girl con Jennifer Lawrence
Leggi di più »



Render Time: 2025-04-15 19:30:57