I primi permessi per fare sesso in carcere

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Sono stati accordati a Terni e a Parma, dopo che un anno fa la Corte costituzionale aveva rimosso il divieto all'affettività in carcere

Sono stati accordati a Terni e a Parma, dopo che un anno fa la Corte costituzionale aveva rimosso il divieto all'affettività in carcereNelle ultime settimane a due detenuti di due diverse carceri italiane è stato accordato il permesso di fare colloqui intimi con le proprie compagne senza la sorveglianza della polizia penitenziaria, con l’obiettivo di avere rapporti sessuali : sono i primi due casi da quando, l’anno scorso, una sentenza della Corte costituzionaleIn entrambi i casi...

Da allora il DAP non ha fatto allestire nessuno spazio all’interno delle carceri italiane, e quindi la sentenza della Corte finora non è stata attuata: con le due ordinanze di Terni e Parma la questione è tornata alle singole strutture. I due magistrati di sorveglianza hanno dato loro 60 giorni di tempo per individuare gli spazi, senza bisogno di altri passaggi intermedi o altre approvazioni.

Di Credico dice di aver insistito, impugnando il rifiuto della direzione del carcere con il magistrato di sorveglianza, anche sulla solidità del legame matrimoniale tra il detenuto e sua moglie, rimasto intatto e stabile, con regolari colloqui, nonostante i 17 anni di detenzione di lui. Di Credico ha detto che il caso è rimasto in sospeso per vari mesi, perché il carcere sosteneva di non potersi muovere senza ricevere direttive da organi superiori, come appunto il DAP .

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