La sentenza della Corte Costituzionale: anche le mail e i messaggi su Whatsapp rientrano nella nozione di «corrispondenza»
Anche i messaggi di posta elettronica e whatsapp rientrano nella nozione costituzionale di «corrispondenza». E se riconducibili a un parlamentare devono essere coperti dalle garanzie dell’art. 68 Cost.
Non a caso l’art. 15 della Cost. dichiara che sono inviolabili la libertà e la segretezza non solo «della corrispondenza», cioè di lettere e messaggi che venivano usati nel 1946-1947, ma anche di «di ogni altra forma di comunicazione» ed ecco che allora anche le forme di comunicazione digitale rientrano nella garanzia costituzionale.
Ecco il conflitto con il Senato e con le prerogative del parlamentare. Ed ecco la risposta della Corte. Con passaggi molto interessanti. Si configura invece come sequestro di corrispondenza, proprio per l’ampiezza del concetto costituzionae di «corrispondenza», «atto ad abbracciare ogni comunicazione di pensiero umano tra due o più persone determinate, attuata in modo diverso dalla conversazione in presenza».
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