La fine della vita appartiene a ogni essere umano tanto quanto la vita, porta con sé i medesimi diritti alla dignità e alla autodeterminazio…
La fine della vita appartiene a ogni essere umano tanto quanto la vita, porta con sé i medesimi diritti alla dignità e alla autodeterminazione e in più aggiunge l’urgenza dell’ascolto dei desideri e delle volontà autentiche degli ultimi istantiLa fine della vita appartiene a ogni essere umano tanto quanto la vita, porta con sé i medesimi diritti alla dignità e alla autodeterminazione e in più aggiunge l’urgenza dell’ascolto dei desideri e delle volontà...
Eppure può succedere adognuno di noi che arrivi un momento in cui la vita non è più vita e la morte diventa la via d’uscita per esercitare il proprio diritto di essere e di farsi legittimamente ascoltare, cosa che sembrerebbe scontata nelle nostre democrazie fondate sui diritti e le libertà fondamentali.ha dichiarato inammissibile
Intanto, qualunque sia stata la ragione, è stato davvero un peccato non permettere a noi italiani di poterci esprimere attraverso il referendum su un tema così pubblico ma allo stesso tempo così intimo, di non poterci interrogare finalmente ciascuno per sé e senza alcuna intermediazione della politica.
Insomma, su questo argomento del fine vita si fa resistenza, sia a fidarsi della voce dei cittadini, sia ad applicare le norme quando ci sono e le sentenze che hanno lo stesso valore delle norme. Che si tratti di una forma di resistenza culturale, della abitudine a rinviare decisioni su temi cruciali o di non essere capaci di assumersi responsabilità su questioni delicate come questa, non cambia molto la sostanza delle cose.