A sinistra c’è un problema: il Movimento mobilita i suoi se non annacqua la sua identità nell’alleanza col Pd. Se non l’annacqua, l’alleanza non c’è. A meno ch…
E ci risiamo, dopo che l’inverno abruzzese ha gelato la primavera sarda, e i suoi eccessivi entusiasmi: “campo largo”, “campo giusto”, “campo ancora da coltivare” secondo l’eterno Romano Prodi. E magari c’è un po’ più di vita rispetto all’era del “camposanto”, ma la batosta abruzzese riapre il discorso sul suo perimetro e sulla sua natura.
E non è un caso che l’accordo sulla Basilicata, dato per imminente alla vigilia del voto abruzzese, non sia affatto chiuso, anzi proprio il fatto che non sia stato definito prima delle chiusure delle urne dà l’idea di una alleanza non governata, dove ognuno si è tenuto le carte coperte. Proiettato sul livello nazionale il discorso diventa impegnativo, alla luce della differenza ontologica tra le due coalizioni.