«La pandemia da Covid ha accentuato ulteriormente il divario socio-economico tra le varie fasce d’età, incidendo negativamente sul 61% degli under 35»
Non eravamo un Paese per giovani e, dopo la pandemia, lo siamo ancor meno. Per due ragazzi italiani su tre si viveva meglio vent’anni fa e per la netta maggioranza in Italia si vive peggio rispetto al resto dell’Unione europea. Sono i dati che emergono dal Rapporto «Disuguaglianza intergenerazionale e accesso alle opportunità», realizzato dal Consiglio nazionale dei giovani .
I ragazzi chiedono un aumento delle risorse dedicate a questo ambito, e un adeguamento dell’offerta scolastica locale, in base all’effettiva domanda degli studenti, per una migliore ripartizione delle scuole su base regionale.Una forte insofferenza emerge anche nei confronti delle condizioni del mercato del lavoro.