La storia di Mattia Felici, un calciatore romano che ha percorso un lungo cammino, dalla sua infanzia a San Lorenzo fino alla Serie A.
Per leggere l'infanzia di Mattia Felici basta aprire Google Maps e dirigersi verso Roma . Le coordinate vi porteranno dentro il quartiere San Lorenzo. Dove si incrociano via dei Marsi, via Sabelli e via dei Sardi, Mattia ha vissuto i primi anni della sua vita. Il percorso era semplice: prima tappa a scuola, poi via di corsa verso il campetto della parrocchia di piazza dell'Immacolata, dove il ragazzo restava fino a sera.
Finite le svariate partite della giornata, in pochi minuti avrebbe fatto ritorno in via dei Marsi. La mamma sapeva che era in giro con un pallone sotto il braccio, ma meglio non farla preoccupare più di tanto. Oggi Felici gioca ancora, è cambiato soltanto lo scenario. Da San Lorenzo è arrivato in via Carta Raspi. La parrocchia ha lasciato spazio all'Unipol Domus, casa del Cagliari, dove con la squadra di Davide Nicola si sta ritagliando uno spazio in Serie A. E il ragazzo di via dei Marsi ha costruito l'assist per il gol di Piccoli contro il Verona. Il percorso continua. Mentre gioca sul campo della parrocchia, Mattia indossa la maglia della Pro Roma. Giusto il tempo di mettersi in mostra, poi arriva la chiamata della Lazio. Ma le cose a Formello non vanno secondo i piani. E allora ecco che Felici deve rimettersi in gioco per la prima volta nella sua carriera. Il nuovo capitolo è a trentacinque chilometri di distanza, con la Nuova Tor Tre Teste. Sempre nella sua Roma. La scommessa funziona: Fabio Liverani lo vede e decide di portarlo a Lecce. Lecce per Felici sarà una finestra sulla Serie A, anche se è troppo presto per affacciarsi sulla categoria. Si rilancia, ancora una volta, aiutando il Palermo in Serie D dopo la rifondazione. Al Barbera diventa un pilastro della rinascita rosanero. Da questo momento comincia una scalata verso l'alto. Cambia la categoria, aumenta la consapevolezza. Il viaggio è andato avanti, dalla Sicilia al Friuli Venezia-Giulia, da Mondello al Molo Audace con la maglia della Triestin
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