Un gruppo di docenti e il Movimento NonViolento promuovono un appello su 'Il Manifesto' per eliminare la guerra e il patriarcato dai testi scolastici: “per cambiare bisogna promuovere un sapere diverso'. L'ennesimo esempio di cancelculture. ➡️
Un gruppo di docenti e il Movimento NonViolento promuovono un appello"per cacciare la guerra e il patriarcato fuori dalla storia" cancellando i riferimenti alle guerre dai libri di storia.
L’idea alla base della lettera si può sintetizzare grosso modo così: se si parlasse meno di guerra e più di pacifismo nei libri di storia, ci sarebbero meno conflitti. Una visione grottesca che non tiene in considerazione che la guerra, così come il male e il peccato, piaccia o meno, è parte dell’animo umano. Dalle parole dei promotori emerge una visione intrisa di razionalismo che tende a non considerare la natura umana ma a voler razionalizzare ogni fenomeno.
Eppure, nonostante la visione errata alla base dell’appello, sarebbe sbagliato sottovalutare iniziative di questo genere che hanno l’obiettivo di modificare la struttura stessa della scuola italiana.
Emblematica l’immagine scelta a corredo dell’articolo su"Il Manifesto" con una statua di Luigi XIV rimossa .
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