L’effetto domino si abbatte su tutti i comparti dell’economia collegati - Secondo Demoskopika 50mila imprese del settore rischiano il fallimento
Ieri creava ricchezza, posti di lavoro con circa 500mila stagionali impiegati in una estate “normale” negli alberghi della Penisola e comprendendo le altre attività collaterali si arriva a quasi un milione. Era il volano che trainava altri comparti e produceva ricchi gettiti per l’erario: i soli alberghi nel 2019 hanno versato 2 miliardi di Iva. Nel primo anno dell’era del virus cinese un hotel su tre è a rischio chiusura.
Mancanza dei turisti stranieri, ridotta capacità di spesa degli italiani e l’incertezza sul futuro hanno tagliato di circa il 40% le presenze negli stabilimenti balneari. Una perdita da 3 miliardi per 30mila aziende che danno lavoro a 100mila addetti diretti e a un milione di indiretti. Quest’anno anche le ambite spiagge della Sardegna non erano più le stesse. Secondo le analisi di Federalberghi e Confindustria Turismo le presenze sull’isola hanno visto una flessione di oltre il 70%. Solo tra il 5 e il 25 agosto le presenze sono risalite all’80% sul 2019. Tanti hotel stellati chiusi e chi aveva aperto puntava su un servizio, con il personale al minimo. In ginocchio anche il comparto dei meeting ed eventi che prova la ripartenza.
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