Il presidente di Confindustria Bonomi: «La priorità del governo sia quella di difendere l’industria tricolore». L’allarme di Federchimica: «Tempesta perfetta».…
Il presidente di Confindustria Bonomi: «La priorità del governo sia quella di difendere l’industria tricolore». L’allarme di Federchimica: «Tempesta perfetta». Ma il prezzo dell’energia scende sotto i 100 euroMILANO. «Capisco la legittima aspirazione dei partiti a rispondere alle promesse elettorali che hanno fatto, ma questo non è il momento».
«Siamo di fronte a una vera tempesta perfetta – dice dal palco dell’assemblea il presidente di Federchimica, Paolo Lamberti, alla sua ultima relazione del suo mandato – con la chimica tra i settori più colpiti, perché da un lato è energy intensive», utilizza cioè molta energia, «e dall’altro è universalmente indicata, con l’auto, come quella che dovrà cambiare di più per raggiungere gli obiettivi di cambiamento climatico».
Lamberti avverte: «Senza l’industria chimica si ferma la produzione manifatturiera», le «istituzioni ne tengano conto, predisponendo interventi di sostegno per fronteggiare la crisi». Bonomi, chiudendo l’assemblea, rincara la dose: «Il nuovo governo non può permettersi di continuare a ignorare quanto sia strategica la manifattura italiana per il Paese, asset di sicurezza nazionale e di coesione sociale».
Già a luglio si registra una frenata dei consumi di energia dell’industria del 15%, segno che «le produzioni stanno rallentando» sotto il peso del caro-energia. Ci sono i dubbi sulla tenuta dell’accordo sul price cap di Draghi per i dubbi olandesi e tedeschi.
Oltre all’energia, la seconda emergenza, secondo Bonomi, è la «finanza pubblica» per cui Confindustria chiede al governo di riconfigurare il 4-5% della spesa pubblica: «Ogni anno spendiamo mille miliardi, credo si possano riconfigurare e avere così a disposizione quelle risorse per fare gli interventi di emergenza».