Botta e risposta fra Asl e tre britannici risultati positivi al tampone da Covid il 17 agosto dopo il Ferragosto a Venezia. Hanno cambiato tre strutture e ora si trovano a Firenze: «Ci sentiamo prigionieri». L’Asl: «se riempiono un modulo possono essere rimpatriati»
Si vergogna quasi a parlare con un giornale italiano ma la verità è che quella che doveva essere una bella esperienza di lavoro si è trasformata in un incubo. «Mentalmente e fisicamente cominciamo a stare molto male, non so quanto possiamo andare avanti»., 20 anni, è da cinque settimane in quarantena a Firenze assieme due coetanei, britannici come lui. Tutti e tre sono risultati positivi al tampone da Covid il 17 agosto dopo aver trascorso il Ferragosto a Venezia.
«Non abbiamo informazioni. Abbiamo chiesto documenti in inglese che provino almeno la legittimità della struttura, ma non ci è stato fornito nulla, brancoliamo nel buio, quasi come fosse tutto uno scherzo televisivo. Eppure c’è gente che se ne va, li vediamo. Ci è stato detto che per il trasferimento dobbiamo comunicare un indirizzo in Italia dove isolarci, ma non ce l’abbiamo». Ma le autorità sanitarie toscane sembrano smentire la versione degli inglesi.
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