L'uscita di Fagioli per la Fiorentina segna la fine di un ciclo per la Juventus, chiudendo il cerchio sul progetto della prima squadra Under 23. Negli ultimi anni, la Next Gen ha visto diverse cessioni per una cifra superiore ai cento milioni di euro, dimostrando il successo del progetto e la crescita dei giovani. L'articolo traccia un viaggio storico attraverso la prima Next Gen, ricordando i nomi e le storie dei giocatori che hanno fatto parte di questo gruppo talentuoso.
L'ultimo elemento rimasto alla Continassa della prima Next Gen ha salutato la Juventus e di quella originaria squadra Under 23 , oggi, non è rimasto più niente.
Con la cessione di Fagioli alla Fiorentina - 16 milioni (tra prestito e obbligo di riscatto) più bonus (2,5) e percentuale sulla rivendita - Madama esaurisce un ciclo, chiude un cerchio e lascia agli archivi l’alba del primo progetto seconda squadra che ha poi trovato terreno fertile a Milanello e a Bergamo (in attesa che diventi realtà anche alla Pinetina). Era la stagione 2018-19 e su Torino una pioggia di prime volte ha cambiato il modo di guardare ai giovani in Italia e di valorizzarli. In sostanza, non esiste più soltanto la Primavera come trampolino per la squadra dei grandi e quegli under possono confrontarsi non più solo con i pari età ma anche con i pro. Zironelli è stato il primo allenatore, di Zanimacchia il primo gol nella prima vittoria, all'esordio assoluto, per 1-0 contro il Cuneo in Coppa Italia Serie C. Altri tempi, ai limiti della definizione di altra epoca. E se i nomi dei baby Under 23 (diventata Next Gen nel 2022) del 2018 non dicono tanto - almeno non tutti - basta ricordarsi della prima squadra bianconera di allora che aveva battuto 8-0 in un'amichevole alla Continassa quei giovani con i gol di Cristiano Ronaldo, Bonucci, Cancelo, Dybala, Pjanic, Bernardeschi, Mandzukic e Matuidi. Fagioli nell'agosto 2018 aveva 17 anni, in quell'anno iniziava ad allenarsi con i big, da CR7 in poi, Allegri lo elogiava e gli aveva regalato il debutto con i suoi durante la tournée statunitense, ma poi la prima squadra pro bianconera con cui Fagio ha esordito è stata proprio l'Under 23, contro l'Albissola in Coppa Italia Serie C. Sei stagioni più tardi anche lui ha lasciato Madama, destinazione Fiorentina, e ora la NG può vantare un mercato ricchissimo, avendo garantito, negli ultimi 7 mesi, cessioni per una cifra superiore ai cento milioni di euro. L'uscita di Fagioli infatti si aggiunge a tutte le altre già operate negli anni scorsi, alcune di queste finite sotto la lente nell'inchiesta plusvalenze che ha portato alla penalizzazione e a diverse inibizioni, che hanno esaurito le presenze alla Continassa dei primissimi Under 23 bianconeri. Qualche Next Gen ancora si trova nella prima squadra di Motta, da Yildiz innanzitutto a Mbangula e Savona, ma nessuno di questi è parte di quel nucleo iniziale che terminò il suo primo campionato di Serie C al 12esimo posto. Un limbo senza post stagione per quella rosa che aveva un'età media di 21,2 anni, senza playoff né playout. Solo appuntamento alla prossima annata. In porta c'era Mattia Del Favero, oggi al Taranto, il secondo numero uno era Franco Israel che nel 2022 si è trasferito allo Sporting Clube di Lisbona. In difesa i più ricorderanno Filippo Delli Carri, '99 oggi al Padova, e altri volti noti della attuale Serie C come Capellini (al Benevento), Zanandrea (Legnago), Coccolo (Pro Patria, in prestito dalla Torres), mentre lo svedese Mattias Andersson, che in quella stagione aveva messo da parte 23 presenze in bianconero, dall'estate 2019 ha iniziato a girovagare tra Svizzera, Danimarca e Svezia e ora non ha una squadra. Tra gli esterni nessuno gioca in Serie A: si parte dalla B con Beruatto ora alla Samp e Di Pardo al Modena, per poi finire ai vari Anzolin e Morelli rispettivamente a Novara e Campobasso. A centrocampo spiccava Simone Muratore, che nel dicembre 2024 ha detto addio al calcio giocato dopo aver lottato 3 anni con una grave forma di cancro (fortunatamente sconfitta). Ma nel reparto che fu anche di Fagioli, l'unico altro giocatore rimasto in Serie A è Nicolussi Caviglia, protagonista di una più che buona stagione con il Venezia, al di là dei risultati dei lagunari. Portanova, coinvolto anche in vicende extra campo, è in B con la Reggiana, così come Leone con la Juve Stabia, mentre Morrone ed Emmanuello giocano in Lega Pro con Turris e Pro Vercelli. Svincolato invece il '99 Leandro Fernandes. Sulla trequarti ecco Kastanos, oggi al Verona, sulle fasce invece Mavdidi (ora al Leicester) e Zanimacchia (Cremonese). La punta Cristian Bunino è alla Casertana in prestito dalla Pro Vercelli, il danese Nikolai Baden Frederiksen - campione d'Ungheria con il Ferencvaros nel 2023 - ora è tornato a casa, al Lyngby. L'età media di 21,2 anni la alzavano i quattro fuori quota che in quella stagione erano Nocchi (1990), Alcibiade ('90), Emmanuello (1994) e Del Prete (1986): tutti elementi richiamati a Torino in quell'anno proprio per prendere parte al progetto della prima Under 23, tutti cresciuti nel settore giovanile bianconero ma senza aver vissuto mai la gioia dell'esordio tra i pro. Ma la competitività? La domanda serpeggiava, e continua a farlo per tutte le squadre B, visto che in palio c'è sempre la prima squadra e un salto più o meno diretto verso la Serie A, altro che promozione in B. 'Dobbiamo guardare il fatto che loro si convincano e si rendano conto di progredir
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