Il 28 settembre il gran finale del tour all’Arena di Verona
Concerti ad alta quota, su una barca davanti a un tramonto e guardando la Luna. Poi show con la band in giro per i festival italiani. L’estate di Mannarino ha una doppia anima: quella intima dei contesti naturalisti e quella scatenata della festa tra amici. Entrambe confluiranno nel gran finale del 28 settembre all’Arena di Verona, dove oltre ai brani del suo ultimo disco- nato tra l’America e il Brasile - il cantautore proporrà anche i classici della sua carriera.
Un altro elemento cardine del disco e del live è il femminile: «È una ricerca che porto avanti da sempre e poi esprimo nei brani. Nel tour mi accompagnano sul palco tre donne che suonano i tamburi, le percussioni e cantano. Lo show si apre con loro che intonano un’invocazione cantata e si chiude sempre con loro in proscenio che scandiscono l’inno femminista cileno. Io sto subito dietro.
Lo spettacolo all’Arena di Verona sarà una sorta di rituale, che va oltre il concerto: «Farò qualcosa di diverso, metterò in scaletta anche i brani più amati dal mio pubblico per celebrare la fine di questo tour. Sarà una grande festa in cui racconterò tutta la mia carriera.