L'Università di Melbourne, l'Agenzia Spaziale Italiana e l'Istituto Nazionale di Astrofisica annunciano il successo delle operazioni scientifiche del telescopio spaziale
a bordo del. lanciato lo scorso 1 dicembre ed operativo in un'orbita eliosincrona, a 513 km sopra la superficie terrestre, completando un'orbita ogni 96 minuti. HERMES ha raccolto i primi fotoni in modalità osservazione per circa 10 minuti durante lo scorso 27 marzo.
Grazie a un design efficiente e ai progressi dei rivelatori a basso rumore e ad alte prestazioni, lo strumento HERMES pesa poco più di 1,5 kg e occupa un cubo di 10 cm di lato, ma è quasi altrettanto sensibile quanto gli strumenti all'avanguardia a bordo di satelliti centinaia di volte più grandi e massicci, come il Fermi/Gamma-ray Burst Monitor. SpIRIT èche ospiteranno ciascuno lo strumento HERMES.
Poiché a SpIRIT è stato affidato il primo volo dello strumento, il raggiungimento delle operazioni in orbita rappresenta una pietra miliare significativa per l'intero progetto della costellazione HERMES Pathfinder. Come tipico per i progetti spaziali, il percorso verso il successo ha incluso fasi complesse e alcune sfide inaspettate da superare.
I dati scientifici vengono ricevuti e distribuiti attraverso un Segmento di Terra parzialmente condiviso tra le missioni SpIRIT e HERMES Pathfinder come parte dell'accordo internazionale che regola la cooperazione. Il processamento dei dati e la loro archiviazione vengono effettuati presso lo Space Science Data Center dell'ASI. SSDC ha inoltre sviluppato il software scientifico per la calibrazione e la pulizia dei dati e ospita il Science Operation Center di HERMES.
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