Nicola Fratoianni, leader di un importante partito di sinistra, propone una tassa patrimoniale sulle grandi ricchezze durante un convegno su Oxfam e Nens. L'economista Joseph Stiglitz appoggia la proposta, sostenendo che la defiscalizzazione delle grandi imprese porta a una concentrazione di ricchezza e diseguaglianze politiche. Altri leader di sinistra, come Giuseppe Conte e Elly Schlein, condividono la proposta di una tassazione sui grandi patrimoni.
La sinistra italiana rilancia la proposta di introdurre una tassa patrimoniale sulle grandi ricchezze. Nicola Fratoianni, leader di un importante partito di sinistra, ha espresso questa idea durante un convegno organizzato da Oxfam e Nens all'Istituto Treccani. Fratoianni sottolinea che è arrivato il momento di introdurre un sistema di tassazione patrimoniale più equo.
A sostegno di questa proposta, il premio Nobel per l'economia Joseph Stiglitz ha smontato la convinzione secondo la quale le tasse danneggiano la crescita economica. Stiglitz sostiene che, al contrario, la defiscalizzazione, soprattutto delle grandi imprese, porta ad una progressiva concentrazione delle ricchezze nelle mani di pochi. L'economista americano evidenzia come l'accumulo di ricchezze senza regole, come negli ultimi tre mesi negli Stati Uniti, abbia come conseguenza la formazione di diseguaglianze politiche. Secondo Stiglitz, chi possiede grandi ricchezze può manipolare il consenso e influenzare la vita politica e democratica. Il passo in avanti che viene fatto questa volta sul fronte della tassa patrimoniale è l'unità di intenti dei leader di sinistra. Anche altri importanti esponenti di questa corrente politica, come il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte e il leader del Partito Democratico Elly Schlein, si sono espressi a favore di un intervento sulla tassazione dei grandi patrimoni. Conte ha affermato che bisogna evitare che la ricchezza si concentri nelle mani di pochi, soprattutto se questa ricchezza è parassitaria e non basata sul valore aggiunto. Schlein ha dichiarato che non è un tabù introdurre una tassa sui super ricchi, come ha proposto il presidente brasiliano Lula, ma che questa dovrebbe essere attuata almeno a livello europeo per bilanciare la volatilità del capitale.
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