L'articolo esplora le sfide per la Siria dopo la cacciata di Assad, con un focus sul processo di creazione di un nuovo governo di transizione e la necessità di una Costituzione. Si discute anche l'approccio della politica internazionale al conflitto e il ruolo delle Nazioni Unite.
Tra gli antichi adagi della politica ufficiale che si interessa di conflitti, ce n’è uno che dice “a problemi regionali soluzioni regionali”. Come spesso accade alla politica ufficiale (sempre più politicante anch’essa) quanto auspicato raramente si avvera, mentre la formula resta. Uno dei motivi per cui le crisi regionali non possono avere soluzioni regionali è che queste di solito accadono in parti del mondo dove non esiste lo stato di diritto.
In teoria, la regionalizzazione viene evocata per la indubbia necessità di implicare il coinvolgimento di locali e vicini, in pratica però si tratta di una delle varie incarnazione del “relativismo culturale” che vuole escludere che il cosiddetto Occidente si infili in operazioni di nation building. Purtroppo né Ue né Usa sono interessate a scrivere Costituzioni o creare istituzioni - la riprova è facilmente rintracciabile in Afghanistan e Iraq - se proprio si ritiene di dover far qualcosa la si demanda alle Nazioni unite. Ma quale tipo di “soluzione” regionale, o non, sarebbe la più appropriata alla Siria che ha cacciato gli Assad? Ahmed Hussein al-Sharaa, noto col nom de guerre di Abu Mohammad al-Jolani, dopo aver annunciato la smilitarizzazione delle varie componenti, o bande, che hanno concorso a cacciare il regime e aver messo insieme un gruppo di persone che a marzo daranno vita a un governo di transizione, ha fatto sapere che le prime elezioni ci potranno essere tra almeno quattro anni e che in questo tempo si dovrà mettere mano a una nuova Costituzione. Successivamente all'annuncio del “cronoprogramma” al-Sharaa ha anticipato lo scioglimento di Hay'at Tahrir al-Sham di cui era “emiro” - condizione necessaria perché venga cancellato dalla lista delle organizzazioni terroriste che a oggi rendono ancora più complicati i contatti con molti dei partner necessari alla ricostruzion
SIRIA ASSAD GOVERNI DI TRASIZIONE COSITUZIONE NAZIONI UNITE
Italia Ultime Notizie, Italia Notizie
Similar News:Puoi anche leggere notizie simili a questa che abbiamo raccolto da altre fonti di notizie.
La fine del regime di Assad: nuove sfide per la SiriaL'articolo analizza le possibili conseguenze della caduta del regime di Assad in Siria, esplorando sia le opportunità che le nuove minacce. Si discute dell'arrivo al potere di un gruppo considerato islamista o jihadista, della crescente influenza di Israele e Turchia nella regione e della trasformazione dell'ex ramo di Al Qaeda, Hayat tahrir al Sham (Hts).
Leggi di più »
Siria tra governo e caos: gli scenari dopo la caduta di AssadI ribelli assicurano: 'Faremo un governo per tutti i siriani'
Leggi di più »
“Mai voluto lasciare la Siria, sono i russi che mi hanno evacuato”: Assad ricompare dopo essere…L'ex dittatore in un messaggio sui social scrive che la sua intenzione era quella di combattere. 'Non ho lasciato il Paese come parte di un piano'
Leggi di più »
Gli interessi della Cina in Siria e quali sono i rischi dopo la caduta di AssadLa Repubblica popolare vuole giocare un ruolo attivo nella ricostruzione del paese devastato dalla guerra civile e dai bombardamenti russi. Ma con la caduta del...
Leggi di più »
Siria, sulla nazionale del dopo Assad l’ombra scomoda di un Hombre VerticalL'ex ct Hector Cuper fu esonerato per l'avversione al regime di Damasco. Ora il favorito è un allenatore di fede islamica, Philippe Troussier
Leggi di più »
'In Siria inizia periodo radioso', cosa ha detto Erdogan sul dopo AssadIl presidente turco: 'Assad fuggito lasciandosi dietro un milione di morti'
Leggi di più »